Il corpo trovato appeso a un albero in una località balneare spagnola appartiene a Evi Rauter, studentessa altoatesina sparita dal pensionato in cui viveva a Firenze. I familiari della vittima hanno riconosciuto i resti grazie all’aiuto di una trasmissione tv austriaca. Evi Rauter aveva 19 anni e aveva appena passato l’esame di maturità quando nell’estate del 1990 andò a trascorrere un periodo di vacanza a Firenze dalla sorella che studia all’università e viveva in un piccolo appartamento di un pensionato. La mattina del 3 settembre quest’ultima trova un biglietto lasciato da Evi: «Vado in gita a Siena». Sembrava trattarsi dell’escursione di un giorno e invece da quel giorno della giovane si perdono completamente le tracce. Pochi giorni dopo in una pineta di Portbou, località della Costa Brava spagnola viene trovato il corpo senza vita di una ragazza impiccato ad un albero. All’epoca in Spagna non era ancora stato introdotto il test del dna come metodo di indagine e nessuno riuscì a dare un nome a quel cadavere né seppe fornire informazioni. La ragazza senza nome dunque, venne sepolta in una tomba anonima e il caso venne archiviato come un suicidio. Nessuno poteva sospettare un collegamento con il dramma che in quegli stessi giorni viveva la famiglia di Evi.
Grazie a una trasmissione di casi irrisolti della tv austriaca Atv, l’identità di quel cadavere è stata svelata. Una altoatesina, che all’epoca viveva in Austria, ha ora riconosciuto in una foto pubblicata dall’emittente la ragazza scomparsa. Nei giorni scorsi i genitori e la sorella hanno identificato i vestiti, le scarpe e l’orologio che indossava la giovane trovata morta in Spagna: ma il giallo in realtà é risolto solo in parte. La polizia e l’anatomopatologo infatti non sono convinti che si sia trattato effettivamente di suicidio. La ragazza trovata impiccata era infatti rivolta con il viso verso l’albero a 40 centimetri dal suolo. Inoltre il nodo era ‘professionale’, realizzato con un’abilità che la ragazza non poteva avere. Sui piedi nudi, durante l’autopsia, non furono trovate tracce di terra dell’area sotto l’albero. Elementi che porterebbero a un omicidio: reato che in Spagna va in prescrizione dopo 30 anni, e che quindi rimarrebbe senza un colpevole. Il caso però, potrebbe essere riaperto in Italia.