Un giro nei boschi per raccogliere funghi ha portato ad una scoperta macabra. Dentro un trolley abbandonato, hanno trovato un bambino.
Pochi giorni fa, a Catania, dietro un muretto è stato trovato un neonato dentro una cesta. Il piccolo aveva ancora il cordone ombelicale attaccato. Questa volta, invece, il rinvenimento è avvenuto nei boschi, dentro un trolley.
A fare la scoperta un raccoglitore di funghi. Questa volta, tuttavia, il bambino – un bimbo di colore di circa 5 anni – era morto. La tragedia è avvenuta nello stato dell’Indiana, in America. Secondo la Polizia, il piccolo sarebbe morto per disidratazione. L’autopsia ha mostrato che lo squilibrio elettrolitico è stato probabilmente causato da una gastroenterite virale. Sul corpo del bambino non sono state riscontrate lesioni traumatiche significative. Stando ai risultati degli esami autoptici, le Forze dell’Ordine ritengono plausibile che il bambino sia morto circa una settimana prima di essere trovato dal raccoglitore di funghi. Non si ritiene plausibile che sia stato chiuso nella valigia quando era ancora in vita anche se l’ipotesi non si può escludere del tutto. Nel comunicato diffuso dalla Polizia si legge, tuttavia, che per il momento i detective hanno affermato di non avere prove che li portino a credere che il bambino fosse vivo quando è stato messo nel trolley. L’esame tossicologico al quale è stato sottoposto il piccolo è risultato negativo.
Nessun documento nessun dettaglio utile circa l’identità del bambino. Gli investigatori, pertanto, hanno subito provveduto a diffondere su Internet l’immagine del trolley nel quale è stato trovato il corpo senza vita del bimbo: una valigia rigida con la scritta Las Vegas. Si spera che la diffusione della foto possa portare informazioni utili all’identificazione della giovane vittima e, di conseguenza, dei genitori. “Gli investigatori non escludono la possibilità che il bambino possa essere originario non dell’Indiana o addirittura non degli USA” – ha affermato il capo della Polizia dell’Indiana, Carey Huls. “Stiamo continuando a seguire una varietà di tecniche investigative, lavorando con diverse agenzie esterne durante questa indagine. Sebbene abbiamo ricevuto diverse segnalazioni a livello nazionale, gli investigatori non sono stati in grado di identificare la vittima” – ha concluso Huls.
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