Per chi percepisce l’assegno unico alcuni pagamenti risultano bloccati. Scopriamo insieme la ragione
Come sappiamo l’assegno unico è un sostegno che viene fornito alle famiglie che hanno un figlio a carico. Viene erogato anche per i lavoratori con figli che hanno un lavoro autonomo.
Accade spesso e volentieri che si siano degli errori nel calcolo dell’assegno unico e a chi va erogato. Spesso e volentieri ci sono delle incongruenze e delle inesattezze che possono bloccare anche le pratiche e far sì che la persona resti senza il sussidio richiesto.
Ma perché accadono questi errori? Le motivazioni possono essere due: Sia perché non tutti si rivolgono a CAF o Patronati per l’assistenza e quindi preferiscono fare i calcoli da soli e a volte con errori, ma a volte accade che anche la pubblica amministrazione commetta degli errori, delle inesattezze.
Quindi il rischio è da entrambe le parti. Ecco come ovviare a tutto questo, prestando attenzione senza il rischio di essere estromessi dal sussidio.
Quindi accade che si verifichino delle incongruenze per quanto concerne l’emissione dell’assegno unico, anche se la percentuale è inferiore rispetto a tutte le pratiche che vengono prese in esame.
Un problema risiede proprio in coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza. Questi ultimi infatti avranno in modo automatico, avendo figli a carico, l’assegno unico. Questo perché tutta la documentazione necessaria è già in possesso e quindi si hanno tutte le informazioni necessarie per erogare l’assegno.
Eppure recentemente qualcuno, sulla pagina Facebook dell’INPS, ha segnalato una doppia richiesta, accadendo che la presunta persona aveva in prima istanza richiesto il reddito di cittadinanza e poi successivamente l’assegno unico.
Ecco perché l’Ente ha specificato che per chi ha già il reddito di cittadinanza non è necessaria la richiesta dell’assegno unico. Ovviamente questa richiesta doppia non ha fatto altro che rallentare la pratica, e quindi il richiedente è restato senza sostegno.
Questo fa si che la persona deve attendere che tutta la pratica venga sottoposta a lavorazione. Ma per tutti coloro che hanno commesso questo errore, si consiglia ovviamente di rivolgersi al call center dell’Istituto INPS per far si che la pratica possa sbloccarsi.
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