L’Agenzia delle Entrate ha dato il via libera a controlli fiscali serrati e accertamenti approfonditi. Ecco come e quando arriveranno
Quello di Mario Draghi probabilmente passerà alla storia come uno degli esecutivi più incisivi per quanto riguarda le riforme utili al contrasto dell’evasione fiscale. A partire dal 2022, infatti, l’Agenzia delle Entrate è stata dotata di strumenti maggiormente efficaci per effettuare controlli fiscali serrati e accertamenti approfonditi.
Tra fine aprile e inizio maggio, inoltre, è stato presentato un nuovo piano di attività e organizzazione che consisterà in un considerevole processo di assunzione. È stato dato il via libera a concorsi per il reclutamento di circa 4 mila funzionari, in modo da ottimizzare i controlli. Ecco come e quando arriveranno.
Il Fisco italiano sarà dotato di nuovi ed efficaci strumenti che permetteranno di ottimizzare i controlli nei confronti di quei cittadini che, per convenienza economica, decidono di evadere le tasse e non pagare i tributi. A breve, infatti, partiranno controlli fiscali serrati e accertamenti approfonditi.
I cittadini potrebbero infatti ricevere alcuni avvisi di accertamenti con lo scopo di verifica della corrispondenza tra entrate dichiarate ed effettive. Nel caso dovessero essere notificate delle irregolarità, il cittadino potrà procedere mettendosi in regola o fare appello ad un giudice tributario.
Dunque, dal momento in cui l’Agenzia delle Entrate verifica delle irregolarità e dei comportamenti poco congrui, può partire il contenzioso. A quel punto il contribuente potrà fornire prove volte a dimostrare il contrario rispetto a quanto affermato dal Fisco.
Uno dei segnali che possono far scattare l’allarme è sicuramente quello degli acquisti sproporzionati rispetto a quelle che sono le entrate dichiarate. Chi dichiara un reddito basso, ma allo stesso tempo procede con acquisti molto onerosi, provoca un forte sospetto e l’intenzione da parte dell’Agenzia delle Entrate di verificare la situazione.
Per evitare situazioni simili, il governo ha introdotto il limite di utilizzo del contante fino a 2.000 euro, il quale verrà ulteriormente abbassato a 1.000 euro nel 2023. Inoltre, il Fisco potrà affidarsi anche a sistemi all’avanguardia i quali permettono l’incrocio dei dati dei contribuenti.
Per evitare spiacevoli malintesi con il Fisco è utile avere la buona abitudine di effettuare pagamenti tracciabili che mantengano sempre verificate le operazioni finanziare.
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