Ingresso vietato a tre ragazze “Non siete abbastanza attraenti, voi restate fuori”

 

Accesso negato per tre ragazze al discopub di Ostia: un buttafuori ne ha impedito l’accesso al locale perché non avevano i “requisiti fisici”.

Jeans, tacchi e camicetta. Così tre ragazze romane di 22 anni si sono presentate davanti all’ingresso della discoteca Shilling di Ostia, chiedendo di entrare per bere un aperitivo nel giorno del primo maggio. Le tre giovani però non hanno mai avuto accesso al locale. L’addetto alla sicurezza avrebbe negato loro l’entrata per motivi estetici: “Siete troppo coperte, non vi faccio entrare”.

ANSA/VALENTIN FLAURAUD

A raccontare la disagevole vicenda è stata una delle tre ragazze, Eleonora, studentessa di Ostia al terzo anno di giurisprudenza:“In un primo momento abbiamo pensato che potesse dipendere dall’età e così abbiamo sostenuto di essere maggiorenni, ma non è bastato” ,forse non eravamo alte abbastanza? Così abbiamo anche creduto che il rifiuto potesse dipendere dal dress code ma abbiamo capito che dipendeva da altro”. “Avremmo dovuto mostrare di più il seno“, a quel punto, le ragazze hanno chiesto se per entrare dovessero “essere più scollate”: sia il buttafuori che il gestore del locale, intervenuto in difesa del dipendente, avrebbero annuito, sorridendo.”Non vorremmo che quello che è capitato a noi possa poi capitare ad altre ragazze, perché è stato davvero umiliante” ha raccontato Eleonora.

Le ragazze, nel frattempo dopo essere state allontanate dal locale, si erano anche rivolte ad una pattuglia delle polizia: gli agenti pur dando loro ragione, non potevano intervenire:“Ci hanno invitato a formalizzare la denuncia nei giorni a seguire. Così sono ritornata a parlare con il gestore pretendendo le sue scuse che alla fine sono arrivate ma solo dopo una lunga discussione, conferma la ragazza.

La prima a denunciare l’episodio sui social è stata la madre di Eleonora: “Non meritavano certo un trattamento del genere,” ha poi aggiunto la donna, “ho ricevuto la solidarietà di tanti genitori ma anche attacchi spiacevoli da parte di altri. Ma è giusto che la verità venga fuori.”

Fabio Balini, gestore dello Shilling, ha dichiarato a sua volta: “Più che una selezione, in questo caso mi sembra sia stato più un gesto di maleducazione da parte dello steward. Se quelle cose che ha detto corrispondono al vero fanno vergognare e indignare anche me. Non ero presente, ma sono costernato del comportamento dello steward. Porgo per conto dello Shilling tutte le scuse del caso”.

 

 

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