Ti capita spesso di avere tosse e il respiro affannato? Attenzione, non sottovalutare mai questi sintomi, potrebbero essere collegati a questa malattia poco conosciuta. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Il nostro corpo è come una macchina e per indicarci che qualcosa non va ci manda dei segnali. Spesso tendiamo a sottovalutare i sintomi pensando che si possa trattare di acciacchi passeggeri. Se nella maggior parte dei casi è così, in altri potrebbe trattarsi di patologie ben più gravi.
Per questo motivo oggi vogliamo parlarvi di una malattia poco conosciuta ma che si presenta con sintomi piuttosto comuni. Si tratta di un’infiammazione dell’apparato respiratorio causata da alcuni allergeni.
Questo comporta un restringimento delle vie respiratorie, spesso questa condizione porta alla cosiddetta fame d’aria o dispnea.
Quando si manifesta questa situazione potremmo avere tosse, respiro affannoso e disturbi del sonno. In questo caso i bronchi vengono messi a dura prova sopratutto di notte, quando il nostro battito cardiaco è in una fase di riposo.
Stiamo parlando dell’asma, sopratutto nell’ultimo periodo i casi stanno dando molta preoccupazione. Infatti è stato stimato un numero di circa 150 milioni di persone che soffrono di questa patologia.
Purtroppo, le ultime analisi hanno anche evidenziato un numero di decessi maggiori causati proprio da questa malattia. L’istituto Superiore di Sanità ha affermato che in Italia ci sono più di 9 milioni le persone che soffrono di questa patologia.
Scopriamo nel dettaglio come intervenire e cosa fare in caso di attacchi notturni.
Asma: ecco tutti i sintomi e come curarla
Nonostante sempre più persone abbiano contratto questa malattia, l’asma continua ad essere sottovalutata. Per questo motivo è importante fare informazione sui rischi e sulle cause di questa patologia.
Tra le cause più frequenti troviamo l’inquinamento, presente sopratutto nelle grandi città.
Le terapie inerenti all’asma puntano sopratutto all’educazione del paziente, come ad esempio saper riconoscere quando si sta per avere un attacco, questo in molti casi può salvare la vita.
Si tratta di un vero e proprio processo di autogestione, una condizioni in cui i pazienti affetti da asma sono costretti a vivere.
Infatti chi soffre di questa patologia deve sempre avere a portata di mano uno strumento che misura il picco del flusso respiratorio.
Il suo funzionamento è molto semplice, il paziente deve soffiare dentro al beccuccio per ottenere un punteggio che rappresenta la capacità respiratoria. In questo modo si può stabile il livello di gravità dell’attacco asmatico e decidere se recarsi o meno in ospedale.