Boris Johnson, linea dura con Putin e con gli immigrati clandestini “Verranno deportati in Ruanda”

Qualcuno ha deciso di mettere un chiaro cartello di stop all’immigrazione che arriva illegalmente nel Paese con misure decisamente drastiche.

La politica dell’Europa in materia di immigrazione non sta bene a tutti. L’accoglienza è un dovere ma la clandestinità un crimine e va contrastato e disincentivato.

ANSA/OPEN ARMS/ARCHIVIO

Pertanto qualcuno ha stabilito che gli immigrati che arriveranno illegalmente verranno trasferiti in Ruanda. A dirlo è stato il premier britannico Boris Johnson il quale ha spiegato che, da ora in avanti, sarà drastica la stretta all’immigrazione. Il piano di Johnson prevede che alcuni dei richiedenti asilo siano trasferiti in Ruanda per la gestione dell’iter burocratico relativo alle loro richieste. Il Ministro degli Interni, Priti Patel, dovrà siglare a breve con il Governo del Ruanda un accordo da 120 milioni di sterline che prevede in certi casi rimpatri rapidi. Il Regno Unito può agire in modo piuttosto indipendente in fatto di politiche migratorie in quanto la Brexit concede un approccio più libero e svincolato dall’Unione Europea.

La decisione di Johnson costituisce un chiaro disincentivo a tentare di entrare per vie traverse nel Paese, il Regno Unito da ora sarà in grado di perseguire i migranti che arrivano illegalmente nel Paese ma non solo: per gli scafisti che pilotano i barchini o i gommoni attraverso la Manica è previsto il carcere a vita. Inoltre chi deve essere espulso viene tenuto non già a piede libero ma in apposite strutture detentive che Johnson ha intenzione di espandere. Il premier britannico ha precisato: “La nostra compassione può essere infinita, ma la nostra capacità di aiutare le persone non lo è”. Frase che certamente induce tutti a riflettere: molti dei migranti che entrano illegalmente – in ogni parte del mondo, Italia inclusa – per sopravvivere finiscono spesso nelle mani dell microcriminalità o nelle mani del caporalato, costretti a lavorare anche venti ore al giorno per pochi spiccioli. Le Ong hanno fortemente criticato il piano britannico, definendolo crudele ma Boris Johnson tira dritto per la sua strada e, anzi, ha formalizzato la decisione di affidare alla marina militare il pattugliamento del canale della Manica per frenare l’impennata di sbarchi di immigrati illegali. Il primo ministro Tory ha puntualizzato che chi fugge dalla guerra in Ucraina continuerà ad esere accolto purché il tutto avvenga in modo legale e ufficiale, non per vie poco trasparenti.

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