È importantissimo non commettere questo errore. Se siete pensionati, infatti, potreste incorrere nel pericolo di perdere molti soldi. Ecco perché.
Arrivare all’età della pensione è un traguardo che permette a chi ha lavorato per tutta la vita di godere dei frutti del proprio lavoro e ritirarsi a vita privata. Si tratta di un momento in cui poter finalmente rallentare i ritmi frenetici della vita moderna e dedicarsi a tempo pieno alle proprie passioni.
Tuttavia, i pericoli economici sono sempre dietro l’angolo e le finanze possono essere minacciate da errori o sviste. In questo articolo, infatti, vogliamo spiegarti quanto sia importante non commettere questo errore. Se siete pensionati, infatti, potreste incorrere nel pericolo di perdere molti soldi.
Se siete pensionati, occhio a non commettere questo errore
Arrivati al momento della pensione, la voglia è quella di ritirarsi a vita privata e godersi le giornate senza il pensiero del lavoro e di problemi burocratici. Tuttavia, è importante non cadere in alcuni errori comuni che potrebbero mettere in pericolo i soldi dei pensionati.
Un pensionato su quattro, infatti, ha ricevuto almeno una volta una lettera inviata dall’INPS. È la lettera in cui l’istituto avvisa il contribuente di dover restituire dei soldi, in quanto per quel mese ha ricevuto un assegno pensionistico maggiore di quello che in realtà gli spettava.
Tuttavia, è importantissimo non commettere alcuni errori che potrebbero mettere in pericolo i risparmi del pensionato. La restituzione degli importi dovuti può essere ammessa solo nel caso in cui l’errore non è addebitabile a chi paga.
Se l’errore è stato commesso dall’INPS, quindi, non può essere chiesto nulla indietro. Tuttavia, l’Inps può ricalcolare la pensione in qualsiasi momento.
Inoltre, nel caso in cui il pensionato nasconda redditi che causano una maggiore pensione percepita, si potrebbe incorre in dolo. In questo caso, quindi, l’Istituto di Previdenza Sociale può richiedere indietro il denaro che è stato indebitamente percepito dal pensionato.
Dunque si parla di una restituzione dei soldi all’Inps solo nel caso in cui il pensionato dichiara il falso. Tuttavia, l’istituto può chiedere la restituzione del denaro solo entro la fine dell’anno successivo a quello in cui sarebbe stato percepito il denaro in eccedenza rispetto al dovuto.