Santori interviene nel consiglio comunale a Bologna per denunciare l’aggressione di due oche da parte di due cani

Un intervento che ha suscitato ilarità ma anche sdegno quello della Sardina Mattia Santori durante una seduta del consiglio comunale a Bologna.

In questo periodo storico di certo non mancano i temi su cui discutere in politica. Dalla guerra tra Russia e Ucraina alle misure restrittive per contenere il Covid. Violenza sulle donne e femminicidi, morti sul lavoro all’ordine del giorno. Persino di traffico e mobilità sostenibile o emergenza abitativa si dovrebbe parlare di più, specialmente nelle grandi città. Invece Mattia Santori, leader del movimento delle Sardine e consigliere comunale a Bologna ha preferito parlare di oche e di cani.

ANSA / CIRO FUSCO

Nell’aula del consiglio comunale di Bologna, Mattia Santori – in quota PD – dimenticando per un po’ le urgenze dell’amministrazione urbana, ha deciso che era doveroso portare all’attenzione dell’assemblea quello che a suo dire era un fatto increscioso avvenuto a Monzuno, piccolo comune nelle vicinanze del capoluogo emiliano. In cosa consisteva questo gravissimo fatto su cui tenere un panegirico? Un’aggressione brutale ai danni non già di donne, anziani o bambini ma ai danni di due oche. I carnefici? Due cani. La Sardina, nel prendere parola, ha asserito: “Desidero esprimere vicinanza al consigliere Celli e a tutta la sua famiglia per il fatto increscioso avvenuto lo scorso giovedì nei pressi di Monzuno. Due cani sfuggiti al loro padrone si sono avventati sulle oche che la famiglia Celli tiene nel giardino della propria abitazione. Un fatto che il consigliere ha raccontato sulla sua pagina Facebook senza nascondere il dolore per la perdita dei due animali che facevano parte della sua famiglia, rispettivamente, da 14 e 4 anni“. Ma non è tutto: Santori, all’inizio del suo discorso, ha specificato di parlare a nome di tutto il PD.

Il Dem si è addirittura addentrato in una puntuale descrizione della brutale aggressione avvenuta ai danni due povere oche. Il tutto fermando per parecchi minuti l’assemblea consiliare che si era riunita per discutere di tutt’altro. Infine il numero uno delle Sardine ha concluso il suo discorso con una riflessione sulla responsabilità dei padroni che non sanno gestire adeguatamente certe razze di cani i quali, se non vengono addestrati ed educati in un certo modo, possono diventare pericolosi per gli anziani, i bambini e, naturalmente, le oche.

 

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