Da domani verranno meno alcune misure restrittive. La mascherina al chiuso non ci abbandonerà ancora ma secondo alcuni medici non dovrebbe abbandonarci mai.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid sono saliti di 73.195 unità. Da ieri 159 morti e 79.977 guariti. I ricoveri continuano a crescere: +27 mentre in terapia intensiva -13 assistiti da ieri.
Il 31 marzo in Italia, dopo oltre due anni, termina lo Stato di Emergenza. A partire da venerdì 1 aprile cadranno, progressivamente, diverse misure restrittive. Ad esempio da domani per salire sui mezzi del trasporto pubblico locale – tram, autobus, metropolitane – non sarà più necessario alcun Pass, nemmeno quello base che si ottiene con il tampone.
Come non verrà richiesta più nessuna certificazione per sedere ai tavoli esterni di bar e ristoranti, per andare in posta o in banca o per entrare nei negozi. Negli spazi chiusi, invece, Green Pass base e mascherina ci terranno compagnia almeno fino al 30 aprile secondo le intenzioni del Governo. Tuttavia alcuni medici non sono d’accordo e ritengono che se vogliamo salvare l’estate dovremo continuare ad indossare la mascherina ancora per un bel po’. Tra i principali sostenitori della mascherina a tempo indeterminato, figura il professor Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute. Il virologo e igienista ha motivato la sua posizione sostenendo che i contagi di Covid, al momento, sono in crescita e abolire le mascherine li farà salire ulteriormente. “Con l’eliminazione delle mascherine anche al chiuso e la liberalizzazione dei comportamenti è probabile che una risalita dei contagi ci sarà. Io resto del parere che noi dovremmo tenere le mascherine al chiuso almeno fino a giugno” – ha dichiarato Ricciardi. Tutto il contrario, insomma, di quanto sostenuto dal microbiologo Andrea Crisanti secondo cui la variante Omicron è contagiosa quanto il morbillo e, ormai, nessuna restrizione può più fermare il virus.
Secondo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe la mascherina serve ora più che mai in quanto il vaccino anti Covid ha una protezione parecchio limitata nei confronti delle nuove varianti. Infatti anche chi è vaccinato con tre dosi si sta infettando o, addirittura, reinfettando per la seconda o terza volta. Il politico Guido Crosetto ne è un esempio: tre volte vaccinato e tre volte positivo. Cartabellotta ha precisato: “Ritengo personalmente una follia abolire l’obbligo di mascherina al chiuso per due ragioni: innanzitutto, per l’elevatissima contagiosità della variante Omicron, e ancor più di Omicron 2; in secondo luogo, perché la protezione del vaccino nei confronti del contagio è limitata, circa 60, e declina rapidamente. Ragionevole, invece, la graduale uscita dal Green Pass, che ha ormai esaurito il compito primario di spinta alle vaccinazioni”.
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