Dopo il professor Crisanti che ha negato l’utilità del Green Pass sotto il profilo sanitario, ora il professor Matteo Bassetti smonta anche le mascherine.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 81.811 unità. Da ieri 182 morti e 63.553 guariti. Continuano ad aumentare i casi attualmente positivi: +18.913 rispetto a ieri. I ricoveri salgono ancora: +90, mentre in terapia intensiva -19 assistiti da ieri.
Gli esperti che per mesi hanno difeso – e voluto – le misure restrittive, specialmente nei confronti di chi non è vaccinato, ora sono i primi a chiedere che vengano cancellate in quanto inutili.
A fare da apripista il microbiologo Andrea Crisanti il quale ha candidamente ammesso che il Green Pass – e il Super Green Pass – non hanno mai avuto la funzione di frenare i contagi di Covid ma unicamente quella di indurre le persone a vaccinarsi. Ora anche l’infettivologo del San Martino di Genova, il professor Matteo Bassetti, interviene per rincarare la dose: a suo dire pure le mascherine vanno tolte e subito perché non servono a nulla. Intervistato da Leggo, Bassetti ha dichiarato: “Assistiamo ad una risalita importante dei casi anche se non abbiamo tolto alcuna misura restrittiva, mascherina compresa. Significa che le mascherine sono un fallimento contro omicron. È un errore fuorviante credere che ci proteggano da omicron, se fosse vero non saremmo arrivati a 100mila contagi al giorno“.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente redarguito alcuni Paesi, come Germania, Austria e Gran bretagna, per aver allentato troppo velocemente e bruscamente tutte le restrizioni. L’Italia ha deciso di procedere a piccolissimi passi a partire dall’1 aprile in avanti. Infatti per abbandonare le mascherine al chiuso e dire addio del tutto al Green Pass dovremo aspettare almeno la fine del mese di aprile. E il professor Walter Ricciardi – consulente del Ministro della Salute – ha già anticipato che il Governo non esclude di ripristinare tutte le restrizioni qualora i contagi tornassero a salire in misura allarmante. Bassetti non è d’accordo e sostiene che l’Italia, pur non avendo allentato nulla, abbia fallito: “Siamo stati i primi a chiedere l’uso della ffp2, a ridurre gli spettatori allo stadio e a mettere il green pass per i ristoranti. Sono a Bruxelles e vengo da Amsterdam: c’ero solo io con la mascherina, in aeroporto come sul treno. Abbiamo seguito una strategia che ha fallito”. L’errore principale del nostro Paese – a detta del medico – è stato quello di perseguire l’obiettivo dello “zero Covid” che, secondo lui, è irrealistico. Non solo: esattamente come Crisanti, anche Bassetti, sostiene che non sia un male che le persone vaccinate si contagino in quanto aumentano gli anticorpi e prolungano la protezione. Unica nota stonata – ribadisce l’infettivologo – è che la campagna di vaccinazione abbia subito un rallentamento. E la colpa, a suo avviso, è degli organi a cui spetta il compito di informare: ormai telegiornali, giornali e trasmissioni parlano solo della guerra in Ucraina e la gente si sta dimenticando del Covid.