Il papà di una bimba di 10 anni ha aggredito l’autista dello scuolabus che ha messo a rischio la sicurezza della figlia.
Basta poco per mettere a repentaglio la sicurezza e l’incolumità di un bambino: lo sanno benissimo i genitori della piccola Lavinia Montebove, in stato vegetativo da quasi quattro anni per un momento di distrazione della maestra dell’asilo. Meno tragica ma non meno rischiosa la situazione che si è trovata a vivere una bambina di 10 anni di Cura Carpignano, in provincia di Pavia. La piccola è stata dimenticata sullo scuolabus: lasciata parcheggiata lì da sola mentre l’autista – decisamente sbadato – è sceso ed è andato a pranzo. Il sindaco della cittadina pavese, Paolo Dolcini, si è limitato a commentare così l’accaduto: “Non sarebbe dovuto succedere, ma purtroppo è successo. E dispiace doppiamente per la reazione violenta del genitore nei confronti dell’autista”. Già perché il papà della bambina lasciata sola sullo scuolabus nel parcheggio della mensa non ha risolto la faccenda a tarallucci e vino, come si suol dire. Il papà della piccola, non vedendola rientrare a casa all’orario consueto dopo la scuola, è andato nel posteggio dove sapeva che viene posteggiato lo scuolabus comunale. Rendendosi conto che la figlia era chiusa dentro il veicolo da sola e impaurita, ha subito rotto il vetro per farla uscire.
Nel frattempo, il trambusto del vetro infranto, ha messo in allerta l’autista che stava pranzando nella mensa. L’uomo è subito tornato al parcheggio per vedere cosa stesse accadendo. A quel punto, senza neanche farlo parlare, il genitore della bimba lo ha preso a schiaffi, colpendolo al volto per due volte consecutive. Un’aggressione per la quale sono stati chiamati sul posto anche i Carabinieri e un’ambulanza, che ha portato l’autista dello scuolabus al pronto soccorso dove è stato medicato e dimesso poco dopo. Quel che è successo è ancora in fase d’accertamento: l’ipotesi più probabile è che la bambina si sia appisolata sui sedili posteriori del bus e l’autista non si sia accorto della sua presenza. Per fortuna per la piccola si è risolto tutto per il meglio: a parte un grosso spavento non le è accaduto nulla di male.
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