La dottoressa Maria Rita Gismondo – microbiologa dell’ospedale Sacco di Milano – si esprime circa le nuove misure varate dal Governo Draghi.
Il Governo Draghi si appresta ad un graduale allentamento delle misure restrittive, un lento ritorno alla normalità dopo oltre due anni di Stato di Emergenza, zone rosse, lockdown e limitazioni. In particolar modo si procede ad eliminare quelle restrizioni che penalizzano il turismo e, di conseguenza, tutte le attività economiche ad esso legate: negozi, ristoranti, alberghi, stabilimenti balneari, musei. Ma mentre si eliminano le misure restrittive per i turisti, gli italiani restano vincolati all’obbligo vaccinale in alcuni casi come, ad esempio, andare a far visita ad un parente o ad un amico in ospedale. Libero accesso solo per chi è vaccinato con tre dosi. Come permarrà – anche dopo la fine dello Stato di Emergenza – il vaccino obbligatorio per alcune categorie di lavoratori e per tutti i soggetti dai 50 anni in sù. Sulla questione si è espressa la dottoressa Maria Rita Gismondo microbiologa dell’ospedale Sacco di Milano: “E’ un Paese sicuramente anormale quello che fa entrare i cittadini extraeuropei con un Green pass base e li fa circolare, però impedisce ai propri abitanti, ai propri residenti, di andare a lavorare con lo stesso documento. Siamo veramente alla follia” – le parole dell’esperta nel commentare il provvedimento che dal primo marzo equiparerà gli arrivi extra Ue a quelli Ue, punta il dito contro “un’anomalia oggettiva”: il certificato base basta agli stranieri per fare il loro ingresso in Italia, ma non agli italiani over 50 per presentarsi sul posto di lavoro.
In pratica ad uno straniero che entra in Italia in vacanza basta l’esito negativo di un tampone rapido. Un cinquantenne per poter continuare a portare lo stipendio a casa deve necessariamente vaccinarsi con tre dosi. O essere guarito dal Covid. Il ché, purtroppo, sta alimentando i Covid party sulle chat Telegram: persone che scoprendo di essere positive o di avere familiari positivi, organizzano incontri o feste private per contagiare chi necessita del Pass per poter lavorare. Il tutto in cambio di lauta ricompensa ovviamente. Paradossalmente, quindi, l’obbligo vaccinale che il Governo avrebbe imposto per tutelare la salute dei cittadini, li sta inducendo a rischiare la vita. Per questo motivo, secondo la microbiologa del Sacco, si deve tornare al tampone per tutti, eliminando l’obbligo di vaccinazione per i lavoratori. “Ritengo positivo l’allentamento delle misure ai confini per i turisti extraeuropei che vogliono entrare in Italia e che ora potranno farlo con il Green pass base, quindi eventualmente anche con il tampone, se non vaccinati Ma se questa è una misura assolutamente ragionevole, e auspichiamo sia preludio di altre aperture trovo assurdo allora che resistano alcuni paletti per i cittadini italiani” – ha concluso Gismondo.