Depressione: ecco i 10 sintomi da non sottovalutare

Il malessere emotivo è importante quanto il malessere fisico: ecco come riconoscere il principio di depressione.

Depressione: ecco come riconoscerla (Pixabay)
Depressione: ecco come riconoscerla (Pixabay)

La mente e il corpo seguono lo stesso modus operandi: quando qualcosa non va, cercano di mandarci degli input per farcelo capire. Una volta messo in chiaro questo concetto, occorre sottolinearne un altro altrettanto importante: quando qualcosa ci turba emotivamente, quella sensazione non va sminuita, ma analizzata ed esplorata con il fine di comprenderne l’origine. Nella nostra società capita spesso che molti sottovalutino le proprie sensazioni di malessere, le quali cominciano a radicalizzarsi nella nostra mente, proprio perché non vengono distrutte alla radice. Per questo motivo, risulta importantissimo riconoscere l’energie che influenzano negativamente la nostra vita, in modo da agire immediatamente su di esse. Ecco i 10 sintomi associabili alla depressione.

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Depressione: ecco come riconoscerla

  • Tristezza inspiegabile: vi chiediamo di fare attenzione al termine che abbiamo utilizzato. Non esiste una tristezza immotivata (come spesso capita di pensare), esiste solo una tristezza inspiegabile. Uno dei principali sintomi della depressione infatti risiede nel cattivo umore che apparentemente non ha un’origine effettiva. In realtà, l’origine esiste eccome, semplicemente il soggetto in questione non la vede. Per questo il primo passo consiste nell’acquisire la consapevolezza del proprio dolore, comprendendone la natura.
  • Variazione di peso: generalmente i primi segni di malessere emotivo si traducono con un rapporto tossico con l’alimentazione. Esistono soggetti che colmano i vuoti con il cibo spazzatura, altri invece che – somatizzando il dolore nello stomaco – faticano a mangiare e perdono l’appetito.
  • Insonnia: la mente lavora anche durante la notte e se i pensieri che ci pervadono sono negativi, il nostro corpo faticherà a rilassarsi. Capita spesso in situazioni di stress di provare tachicardia nel momento in cui ci si corica e questo ovviamente contrasta con l’eventualità di riuscire a prendere sonno.
  • Perdita di interessi: non hai più voglia di dedicarti a niente? Niente di attrae? Impossibile. La tua mente in questo momento ti sta portando su un terreno pericoloso: come un effetto domino comincerai a osservare ogni esperienza, persona o attività con negatività. Affronta questo disagio, è indice che qualcosa non va.
  • Aumento di attività fini a se stesse: in questo caso, avviene esattamente il processo opposto a quello prima citato. Hai paura di rimanere anche solo un minuto senza fare niente? Questo è segno che sei terrorizzato dai tuoi stessi pensieri. Se hai paura di fermarti, vuol dire che cerchi in tutti i modi di non confrontarti con te stesso e questo è l’atteggiamento peggiore che tu possa assumere. Hai paura di fermarti? E’ proprio quello che devi fare.

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  • Mancanza di energia: la mancanza di forza e motivazione è qualcosa che può durare uno o due giorni, nel momento in cui siete recidivi in questo, è segno che qualcosa non va. La mente è stanca e quindi illude anche il corpo di esserlo. Osservatevi da fuori e riuscirete a vedere con i vostri stessi occhi che il malessere sta prendendo il controllo del vostro corpo.
  • Problemi di memoria e concentrazione: quando la mente è piena di energie negative, pensieri distorti e frustranti, tristezze e malinconie – sostanzialmente non ha spazio per nient’altro. Per questo, la mancanza di memoria e concentrazione persistente, potrebbe essere interpretato come un segnale chiaro della mente.
  • Dolore fisico: ansia e stress spesso si somatizzano nel corpo, portando a dolori che non hanno un’origine effettiva. Cervicale, tensione muscolare, mal di testa, bruciore di stomaco, tachicardia e costrizione al petto – potrebbero essere segnali di un dolore profondo ed emotivo.
  • Esaurimento sul lavoro: la sensazione nevrotica e angosciosa che si può provare al lavoro può essere relativa alla mole di doveri, tuttavia – se questa sensazione persiste – potrebbe derivare da agenti esterni. In sostanza, si proietta la colpa al lavoro, quando questo centra ben poco.
  • Solitudine accompagnata dalla sensazione di inutilità: la principale conseguenza della depressione risiede nella bassa autostima. Nei momenti di tristezza profonda, ci guardiamo allo specchio e ci sentiamo piccoli, inutili e – soprattutto – soli. E’ inutile avere una larga cerchia di amici e un partner che pende dalle nostre labbra, se qualcosa non va dentro di noi, tenderemo a non vedere ciò che di bello abbiamo conquistato nella nostra vita. Sarà una frase che avrete sentito una miriade di volte, ma più passano i secoli più appare incredibilmente vera: prima di amare gli altri, bisogna imparare ad amare noi stessi. Questo significa mostrare per noi la stessa tolleranza che mostriamo al prossimo, la stessa comprensione, il medesimo amore e volontà di capire. Perché il segreto è proprio questo: CAPIRE. Solo sulla consapevolezza possiamo agire effettivamente.

 

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