Consumi spesso il caffè in capsule? Sarebbe meglio non abusare nell’utilizzo di questo metodo alternativo, ecco perché.
Il profumo del caffè la mattina presto, rimane uno dei più grandi piaceri della vita. Nel corso degli anni, i produttori più intelligenti hanno investito nella ideazione e realizzazione di macchinette abili anche ai meno esperti. E’ così che in poco tempo, nelle case degli italiani, la moka è stata sostituita progressivamente dalle macchinette per l’espresso. Alcune di esse necessitano dell’utilizzo delle capsule, altre invece di cialde in materiale biodegradabile. Oggi, parleremo proprio di questo: è altamente sconsigliato l’utilizzo eccessivo di capsule per la preparazione del caffè. Ecco perché.
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Non abusare delle capsule, ecco perché
Al giorno d’oggi, esistono diversi metodi alternativi per la preparazione del caffè. Da anni ormai, si sono diffuse le macchinette per l’espresso, le quali usufruiscono di cialde e capsule. Inutile dire che la loro produzione sia lievitata in pochissimo tempo, soprattutto perché – in questo modo – anche i meno esperti e più impacciati possono godere di un gustoso caffè la mattina, come se fosse consumato direttamente al bar. Per la precisione, all’anno vengono realizzate all’incirca 10 miliardi di capsule, diffuse poi in tutto il mondo ai vari consumatori. Tuttavia, dietro questo prodotto, si celano una serie di problematiche non indifferenti.
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Prima di tutto, la capsula è realizzata in alluminio e plastica, due materiali estremamente difficili da smaltire. Di preciso, una capsula dispersa nell’ambiente necessita di 500 anni per essere smaltita completamente. Calcolando l’incredibile quantità prodotta, l’impatto ambientale è decisamente tragico. Inoltre, questi piccoli elementi quotidiani, non risultano tossici solo per il pianeta, ma anche per il nostro stesso organismo.
Nel momento in cui prepariamo il caffè, la temperatura a cui la capsula è esposta diventa molto alta. Dato il calore, nella tazzina non si disperdono solo i 5g di polvere di caffè, ma anche degli atomi di arsenico, piombo, e cromo – contenuti nello stesso involucro della capsula. Non è finita qui: sempre nella sua struttura, possiamo trovarvi anche ossido di divilene, acrilammide e ocratossina. Queste sono tutte sostanze tossiche che, a causa del calore prodotto dalla macchinetta, finiscono direttamente nel nostro caffè.
Insomma, dietro un piccolo gesto quotidiano, si nascondo moltissimi effetti negativi, facilmente evitabili. Basterebbe infatti ricorrere al classico utilizzo della moka, oppure preferire le cialde alle capsule, dato che quest’ultime sono realizzate in semplice carta biodegradabile.
Questo articolo ha preso spunto da quanto presente su Positivevibration.guru