Sempre più deciso il cambio di rotta del dottor Matteo Bassetti. Il divario tra il medico e le decisioni politiche si amplia di giorno in giorno.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 81.367 unità. Da ieri 384 morti e 134.460 guariti. I casi attualmente positivi scendono di 53.175. I ricoverati continuano a diminuire: -405 unità e anche in terapia intensiva -26 assistiti da ieri.
Bassetti in piazza contro il Green Pass
Il cambio di atteggiamento del professor Matteo Bassetti – direttore delle Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova – è evidente e sorprendente. Fino a qualche mese fa l’esperto, non esitava a sostenere che il Governo doveva imporre l’obbligo vaccinale e mandare i Carabinieri a casa di chi si fosse rifiutato. Qualche giorno fa, inaspettatamente, l’infettivologo ha dichiarato che almeno il 40% delle persone inserite tra i morti di Covid, in realtà muoiono di tutt’altro. E ora, ancora più inaspettatamente, il medico si schiera contro il Green Pass: “Se il Green pass è stato messo per far vaccinare la gente, e io l’ho sempre sostenuto per questo, allora dovrebbe esaurire il suo compito, se invece il Green pass è stato messo per altro allora devono spiegare ai cittadini la ragione per cui l’hanno messo. Io da medico, oltre il 31 marzo non lo sostengo. Quindi sarà una decisione politica, non sanitaria e dovranno spiegarlo agli italiani. Però a quel punto non ci sarà soltanto chi c’è stato fino ad oggi in piazza, ma ci saranno tutti perché non avranno più nessuno che li difende” – le dichiarazioni di Bassetti.
Alcuni medici stanno, infatti, avanzando la proposta di mantenere il patentino verde anche dopo la fine dello Stato di Emergenza prevista per il 31 marzo. Ma Bassetti si oppone. O meglio: Green Pass sì ma non come è stato impostato ora. L’infettivologo specifica che, a suo dire, si può conservare il lasciapassare per prendere un aereo, un treno o per entrare in un ospedale o in una casa di riposo. Mentre non è d’accordo sul prorogare l’obbligo di Green Pass anche per andare al bar o dal tabaccaio piuttosto che per entrare in banca o in posta: “Mi pare un mostrare i muscoli che non so a cosa serva. Se al 31 marzo siamo arrivati a far vaccinare il 90% degli italiani e per quelli più a rischio che sono gli over 50 gli abbiamo messo l’obbligo vaccinale per cui non possono andare a lavorare se non si vaccinano, mi si deve spiegare la ragione per cui si continua con il Green Pass” – ha sottolineato l’esperto.