Sempre più decisa la svolta che Papa Francesco sta dando alla Chiesa cattolica in materia di omosessualità.
Lo scorso mese il Santo Padre aveva inviato una lettera a suor Jeannine Gramick, la suora americana fondatrice del gruppo cattolico statunitense Lgbtq+ New Ways Ministry. La religiosa, che da anni difende i diritti dei cattolici omosessuali, era stata diffidata dalla Congregazione della Fede – quando a capo vi era Papa Benedetto XVI – perché non condannava l’omosessualità ma, anzi, da anni lavora per offrire supporto psicologico, spirituale e anche materiale a gay, lesbiche e transessuali. Papa Francesco, con la sua missiva, di fatto ha riabilitato suor Jeannine scomunicata dal suo predecessore. Nella lettera del Pontefice si legge: “Grazie suor Jeannine per tutta la la tua vicinanza, compassione e tenerezza“.
Ora, in risposta a questa nuova apertura e a questa decisa svolta che Papa Francesco sta imprimendo alla Chiesa Cattolica, ventitré suore lesbiche hanno deciso di raccontare il proprio percorso nel libro Love Tenderly. Sacred Stories of Lesbian and Queer Religious, pubblicato dallo stesso gruppo cattolico statunitense Lgbtq+ New Ways Ministry, fondato da Robert Nugent e suor Jeannine Gramick. Stando alle testimonianze di tante suore, fare coming out è importante perché essere riconosciute come lesbiche dona quel senso di pacificazione indispensabile per potersi rapportare più serenamente con la comunità d’appartenenza. In Italia, ad oggi, non ci sono gruppi di supporto per religiosi omosessuali che fanno coming out e la Chiesa è chiamata ad affrontare la questione sessuale dei consacrati. Tuttavia l’apertura di Papa Francesco in materia di omosessualità è evidente: il Pontefice ha più volte ribadito la sua benedizione nei confronti delle coppie dello stesso sesso anche laddove queste decidano di avere figli. Di recente ha anche sospeso un Vescovo che rifiutava di benedire le coppie gay. Sempre durante il pontificato dell’attuale Santo Padre, nel 2016, a Pinerolo – in provincia di Torino – due ex suore si unirono in unione civile. Le due donne – Isabel e Federica – si erano conosciute e innamorate proprio in Convento. Così si erano recate in Vaticano per sciogliere i voti. Il matrimonio tra le due ex suore fu celebrato da Franco Barbero, ex sacerdote interdetto nel 2003 da Papa Giovanni Paolo II proprio a causa delle sue posizioni favorevoli ai matrimoni omosessuali