Il caffè è un piacere irrinunciabile, ma non ne abusare. Ecco cosa succede quando ne si consumano dosi eccessive.
Il caffè è uno dei più preziosi piaceri della vita. Il profumo emanato al mattino avvolge tutta la casa e consente un sereno risveglio. Il rumore della moca, il dolce sapore del latte e dei biscotti inzuppati. Rimane anche un ottimo modo per concludere i pasti e per concedersi una fonte di energia di metà mattinata. Tuttavia, un eccessivo consumo può provocare degli effetti collaterali inaspettati. Scopriamo insieme quali.
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Caffè, non trasformarlo in una droga
Il caffè è una delle bevande può consumate a livello globale. Di generazione in generazione, si sono sviluppate diverse varianti per rendere il suo consumo ancora più piacevole: possiamo ordinare un espresso, ma anche uno shakerato, un caffè latte, per poi passare al cappuccino, al marocchino e così via. Qualche piccola accortezza durante la preparazione con la moka, consiste nell’utilizzare acqua pura e di buona qualità (non quella del rubinetto), bisogna poi ricordarsi di pulire profondamente la struttura della moka e di non superare la temperatura di 50 gradi. Ma cosa succede se ne dovessimo bere troppi?
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Prima di tutto, il caffè è un’energizzante: un eccessivo consumo può portare ad iperattività e tachicardia, causata da un inevitabile affaticamento del cuore. Inoltre – con il tempo – si può sviluppare una vera e propria dipendenza da caffeina, la quale porta il soggetto a sentirsi sveglio solo in seguito al consumo di caffè. Ovviamente, tale condizione è puramente psicologica, in quanto basta un solo caffè per ottenere il giusto livello di energia. Di conseguenza, sarebbe meglio non sforare dalla dose giornaliera consigliata: in genere si possono consumare massimo 3 caffè al giorno, da dividere nell’arco della giornata.