Un’altra giovanissima non rivedrà mai più la sua famiglia. Camilla stava tornando a casa dopo una serata come tante. Era una promessa della Giurisprudenza.
Pochi giorni fa cinque giovanissimi hanno perso la vita nel bresciano: lo scontro frontale con un autobus non ha lasciato loro scampo. I cinque ragazzi – tutti tra i 17 e i 22 anni – sono morti sul colpo. Nella notte tra il 26 e il 27 gennaio un’altra vittima della strada, questa volta a Foggia. Lei si chiamava Camilla di Pumpo e aveva appena 25 anni. La tragedia si è consumata in pieno centro, tra via Matteotti e via Urbano: intorno a mezzanotte la vettura su cui via viaggiava la ragazza si è scontrata frontalmente con un’altra automobile e l’ impatto è stato devastante. Camilla stava tornando a casa dopo aver salutato il fidanzato, una serata come tante ma il destino ha voluto diversamente. Quando sono arrivati i soccorsi del 118 la giovane era ancora viva ma le sue condizioni erano gravissime. Dopo essere stata stabilizzata, è stata trasportata d’urgenza in ospedale dove è morta poco dopo, nonostante tutti gli sforzi dei medici per salvarle la vita.
Purtroppo, anche in tragedie come queste, non mancano vili atti di sciacallaggio. Infatti, poco dopo il sinistro fatale, qualcuno non ha esitato ad appropriarsi del cellulare di Camilla che era balzato fuori dalla vettura della ragazza nell’impatto con l’altra automobile. Il gesto è stato ripreso dalle telecamere di zona. I Carabinieri sono già riusciti a risalire all’identità del ladro: un 55enne di Foggia già noto alle Forze dell’Ordine. L’uomo è stato denunciato per furto. Anche un altro uomo, un 46enne, è stato denunciato per favoreggiamento. Quest’ultimo aveva infatti chiamato gli agenti sostenendo di aver trovato un cellulare in un giardino vicino al luogo della tragedia. Una volta messo alle strette dai poliziotti è crollato e ha ammesso che un suo amico – il 55enne autore del furto – gli aveva chiesto di inventarsi quella storia. Il cellulare di Camilla, riconosciuto dal fidanzato, è stato posto sotto sequestro.
Camilla era una giovane promessa del Foro. La notizia della sua scomparsa ha scosso tutta la comunità degli avvocati di Foggia, in particolare tra la comunità dei giovani avvocati, dove la 25enne era già molto conosciuta. “Con il cuore straziato, questa mattina piangiamo la tragica e prematura scomparsa di Camilla di Pumpo, nostra socia e amica, di 25 anni. Promettente avvocato, amica sincera e leale, amorevole compagna del nostro presidente Mario Aiezza: lascia un vuoto incolmabile in tutte le persone che hanno avuto la fortuna di incontrarla. Mancheranno i suoi meravigliosi sorrisi nelle aule del Tribunale, mancherà la sua dolcezza, la sua bontà d’animo, la sua spontaneità, il suo entusiasmo e la sua contagiosa voglia di vivere. Mancherà profondamente a tutti noi. A Mario e a tutti i familiari, in questo momento di inconsolabile dolore, l’abbraccio forte e sentito di tutta la famiglia AIGA”– sono state le parole di cordoglio dell’AIGA, l‘Associazione giovani avvocati di Foggia, nel ricordare la ragazza. Camilla avrebbe compiuto 26 anni tra poche settimane. Aveva conseguito la laurea in Giurisprudenza in piena pandemia. Amava la professione forense ed era un’amante degli animali. I suoi funerali si sono svolti sabato 29 gennaio alle ore 10.30 presso la chiesa del Santissimo Salvatore di via Napoli a Foggia.
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