Uno studio ha stabilito che c’è un orario in cui si dovrebbe mangiare per far sì che il colesterolo cosiddetto “cattivo” non risulti dannoso per la nostra salute
È molto importante saper scegliere l’orario in cui si assumono alimenti più ricchi di grasso. Sicuramente è da evitare l’assunzione durante le ore serali e prediligere quelle diurne, meglio quando l’assunzione comincia a inizio giornata.
Uno studio è stato eseguito all’università di Taipei, a Taiwan, per conto della National Yang Ming University. Hsin-Jen Chen è il professore che ha coordinato la ricerca su più di 1200 casi esaminati in cui sono stati analizzati i livelli di grassi nel sangue in seguito ai consumi degli alimenti.
Il colesterolo Ldl ossia quello “cattivo” aveva una significativa, seppur non elevata, diminuzione semplicemente nel momento in cui si trasferivano le 100 chilo calorie dalle ore serali a quelle del pranzo. Tale diminuzione del colesterolo dannoso risultava davvero rilevante se le 100 chilo calorie provenivano da alimenti grassi.
La presenza di uno eccessivo colesterolo Ldl nel sangue è un nemico per il cuore e un alleato delle malattie cardiovascolari, nonché dell’obesità, di una elevata pressione nel sangue e successiva sindrome metabolica.
Gli orari dell’alimentazione giocano un ruolo importante nell’arginare il colesterolo dannoso, cosi come i tempi, la regolarità e la frequenza dei pasti. Dobbiamo imparare ad avere una sorta di orologio della salute.
Cosa ha stabilito la ricerca effettuata
Il professore Chen e la sua università a Taiwan hanno condotto uno studio in sei periodi di tempo. Nella fascia oraria dalle 5.00 alle 9.29 per quanto concerne i pasti consumati a colazione. Dalle 11.30 alle 13.39 per i pasti assunti a pranzo. Dalle 17.30 alle 20.30 per i pasti consumati a cena.
In aggiunta sono stati inseriti degli snack fuori pasto in tre periodi distinti. Di mattina dalle 9.30 alle 11.29. Nel pomeriggio dalle 13.30 alle 17.29 e addirittura durante la notte dalle 20.30 alle 4.59.
Lo studio si è basato analizzando soggetti nella comunità di Taiwan, con una percentuale di donne del 44, 4% e almeno 19 anni di età. Per un totale di 1283 persone. Il cibo assunto è stato valutato con un richiamo dietetico di almeno 24 ore. Trasformato in calorie da grassi, proteine e carboidrati.
Successivamente a questa valutazione della dieta, i soggetti testati sono stati sottoposti a un check up nelle settimane successive (da 1 a 3 settimane). Durante il controllo sono stati valutati il colesterolo Ldl e Hdl, il colesterolo totale e i valori trigliceridi a stomaco vuoto.
La nostra alimentazione: un “orologio” preciso da rispettare
Noi siamo ciò che mangiamo e la nostra salute deriva dagli alimenti che ingeriamo. L’assunzione deve rispettare degli orari precisi per far sì che il nostro corpo sia preservato da malattie importanti.
Nelle ore tarde della sera mai esagerare con il cibo. I trans e gli acidi grassi saturi vanno tenuti a bada per proteggere la nostra salute. Assumere olio di oliva, olio di semi, i semi stessi oppure la frutta secca con il guscio, sono sicuramente ottime abitudini alimentari per la nostra salute.
Dare spazio nella nostra alimentazione ad acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi. Anche la fibra solubile, i cibi che contengono fitosteroli sono presenti in alimenti come cereali, la frutta a guscio e oli vegetali.
Lo studio ha stabilito che i valori del colesterolo Ldl, cioè quello nocivo al nostro organismo, sono aumentati quando i soggetti testati hanno mangiato durante le ore notturne. Per la precisione circa 100 chilo calorie in più. L’aumento rilevato è di 0,94mg/dl.
Il colesterolo Ldl è aumentato quando i soggetti testati hanno ingerito 100 chilo calorie di grasso nel corso della notte. L’aumento registrato è di 2,98 mg/dl.
L’apporto medio dell’energia nel gruppo di 1283 testati era durante il mattino di 385 chilo calorie. A metà mattina di 123 chilo calorie. A mezzogiorno di 522 chilo calorie. Nelle ore pomeridiane di 171 chilo calorie. Nelle ore serali di 557 chilo calorie e infine nelle ore notturne di 169 chilo calorie.
La ricerca ha evidenziato che spostando di 100 chilo calorie l’apporto energetico consumato nelle ore notturne, del mattino o a mezzogiorno, il colesterolo nocivo si sarebbe abbassato nei livelli di 1,46 mg/dl e 1,27 mg/dl.
La riduzione del colesterolo Ldl, si è verificato in seguito allo spostamento di 100 chilo calorie per l’ingerimento di grassi durante le ore notturne, a mezzogiorno oppure nelle ore serali.
La ricerca ha stabilito che ci sono dei fattori temporali del metabolismo strettamente dipendenti dal colesterolo. Durante le ore notturne c’è una produzione di colesterolo nei sistemi metabolici per quanto concerne le persone sane. Questo fa sì che i valori del colesterolo totale aumentino.
“Il cibo che mangi può essere la forma di medicina più sicura e potente o la più lenta forma di veleno” Ann Wigmore.
Facciamo tesoro di queste parole e rispettiamo l’alimentazione e i suoi orari per una salute migliore.
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