L’antibiotico Zitromax è ormai diventato introvabile nelle farmacie italiane: tornerà solo verso la fine del mese di febbraio.
Lo Zitromax – antibiotico conosciuto anche col nome di azitromicina – è quasi finito nelle farmacie italiane. L’Aifa ha spiegato che “la mancanza attuale di Zitromax non deriva da anomalie distributive o esportazioni, ma dalla prescrizione dell’azitromicina al di fuori delle indicazioni prospettate”. L’uso di antibiotici per contrastare il Covid, pur non rientrando questi nelle indicazioni ufficiali, è stato largamente impiegato. Specialmente dai medici per le terapie domiciliari. Gli antibiotici, pur combattendo i batteri e non i virus, vengono spesso impiegati per contrastare infezioni batteriche che possono subentrare nei positivi.
Da ciò, le prescrizioni, specie ai pazienti curati a casa, oltre al fenomeno dell’accaparramento compulsivo del farmaco per la paura dei contagi, ha portato ad una mancanza di Zitromax nelle farmacie d’Italia. Tale mancanza si estende anche al generico dello Zitromax, nonché all’amoxillicina in combinazione con l’acido clavulanico, oltre all’acido acetilsacilico.
L’Aifa ha dunque lanciato un appello, volto a far usare le terapie antibiotiche solo quando strettamente indicate da un parere medico. “L’azitromicina, e nessun antibiotico, è approvato, né raccomandato, per il trattamento del Covid. Ne scoraggiamo fortemente l’uso“. La Pfizer, che produce il farmaco ormai introvabile in tutte le farmacie italiane, comunica che la carenza di azitromicina è legata ad una “grande richiesta, superiore alle stime e alla normale domanda”. Il medicinale, da ciò, “tornerà disponibile in farmacia verso la fine di febbraio“.
Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive del San Martino di Genova, ha dichiarato quanto segue in merito alla vicenda. “Attenti con gli antibiotici: con l’azitromicina abbiamo fatto un disastro“. Bassetti ha continuato: “L’abbiamo usata come fosse un antinfiammatorio. Per fare attività antinfiammatoria bisogna utilizzare gli antinfiammatori. Creiamo resistenze se utilizziamo un antibiotico”. L’esperto ha sottolineato, inoltre, che: “Contro il Covid non si usano. Meno dell’1% dei casi necessita di un antibiotico. Basta usare lo Zitromax per il Covid. Non serve. Crea resistenze e manca per chi ne ha bisogno davvero”.
Un altro punto preoccupante legato alla mancanza di scorte di farmaci riguarda la tanto amata tachipirina. Lo hanno segnalato al Governo alcuni senatori del gruppo Misto. I senatori si sono interrogati sui “reali motivi della mancanza di farmaci indispensabili in un simile momento di pandemia”. Si chiede inoltre di “vigilare per evitare che vi siano esborsi aggiuntivi per studi clinici”. Inoltre, la domanda dei senatori è legata alla possibilità di “creare un commercio più equo e oculato dei vari farmaci, evitando carenze di medicine nei paesi dove si vende a un prezzo più basso”.
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