Fatima, di soli 3 anni, è volata giù dal balcone di un appartamento di Torino. La madre accusa il compagno, Azhar Mohssine.
I giochi tra genitore e figlio sono una delle cose più divertenti di quando si è bambini. Un momento di gioia, di spensieratezza e di divertimento. Purtroppo, i giochi talvolta possono essere pericolosi, e possono portare a conseguenze molto gravi, se non si è attenti. Specialmente se non si è completamente lucidi nel momento in cui si tiene un pargolo nelle proprie mani, si può rischiare di compromettere irrimediabilmente una situazione idilliaca. Sempre se di giochi si tratta, chiaramente.
Torniamo a parlare del caso di Fatima Skika, di soli 3 anni. Stando a quanto riportato subito dopo l’avvenimento, sembrava che la piccola stesse giocando con il compagno della madre, Azhar Mohssine, 32enne di origine marocchina. L’uomo ha parlato di un “gioco finito male”, in quanto sembrava la stesse lanciando in aria per poi riprenderla. Purtroppo, il gioco di Mohssine è finito tragicamente. Fatima è volata dal quarto piano dell’appartamento della madre ed è finita giù. L’impatto col suolo è stato fatale per la piccola.
Le indagini proseguono, e la madre della bambina accusa il compagno, Azhar Mohssine. “È stato lui a buttarla di sotto”. Queste le parole di Lucia Chinelli, 41 anni, madre della piccola. L’uomo di origine marocchina era stato fermato la notte stessa del tragico volo di 12 metri della piccola Fatima. Il gip aveva accusato Mohssine di omicidio colposo, avendo il marocchino parlato di un “gioco finito male”. Sembrava stesse giocando con la bambina, lanciandola in aria per poi riprenderla. La nuova versione della madre, però, rimescola le carte. Si trattava davvero di un gioco?
Mohssine aveva inizialmente detto che il balcone aveva la porta aperta, e non si era accorto che la piccola fosse uscita. Poi, aveva ammesso che stava giocando con lei, facendola per sbaglio cadere. “La stavo facendo volare per poi riprenderla, ma è scivolata dalle mie mani. Mi ero sporto dal balcone perché stavamo salutando Lucia, ma ho perso la presa”. Fatima sarebbe dunque caduta al suolo, con la madre che non ha potuto fare niente per salvarla.
La madre ha però una diversa versione, in merito ai fatti accaduti in quella tragica notte. “Io ero di sopra con lui. Ha prima preso la bambina e l’ha buttata per terra. Era molto alterato. Dopo l’ha presa in braccio un suo amico, che me la stava portando. Lui si è intromesso e l’ha lanciata di sotto“. Questa la tragica testimonianza della donna.
Le ipotesi e le testimonianza sono ora al vaglio degli inquirenti. Mohssine era stato fin da subito indagato come possibile responsabile della tragedia. Il pm, Valentina Sellaroli, l’ha da subito ascoltato. L’uomo non ha chiarito la dinamica della caduta, avvenuta quando lui era fatto di hashish e ubriaco. Il pm aveva dunque disposto il fermo di Mohssine, per omicidio con eventuale dolo. Sono moltissimi i punti da chiarire per gli inquirenti. L’unica certezza è che Fatima, 3 anni, è deceduta dopo essere volata dal balcone, in una tragica sera di gennaio. E l’ipotesi che si trattasse di un gioco sembra essere sempre meno plausibile.