Sonno, ti succede questa cosa proprio mentre stai dormento? Allora con molta probabilità potrebbe essere un sintomo.
Accolto il 2022, la popolazione mondiale sta ancora facendo i conti col Coronavirus; la variante Omicron sta purtroppo aumentando drasticamente il numero di contagi e nuove restrizioni sono in arrivo.
La nuova variante ha portato una serie di nuovi sintomi, che precedentemente non erano ad esempio legati al Coronavirus: se ti capita questa cosa durante il sonno potrebbe voler dire che sei positivo.
Stando alle indagini fatte sui contagiati, il sintomo dominante di Omicron pare essere la mancanza di appetito; tra gli altri sintomi, ci sarebbero poi anche il naso che cola, mal di testa, mal di gola, stanchezza e starnuti, molto simili a quelli della consueta influenza che si diffonde nei periodi invernali.
Tra i nuovi sintomi della variante compare però anche la “paralisi nel sonno”, un disturbo che impedisce di muoversi e parlare poco prima di addormentarsi o anche appena svegli.
A porre l’attenzione su questo nuovo sintomo, descritto come “spaventoso”, il Sistema Sanitario Nazionale britannico (Nhs); per quanto possa essere fastidioso, è comunque però un sintomo innocuo.
“La maggior parte delle persone la sperimenterà solo una o due volte nella vita” spiega l’NHS. In linea di massima, già dall’inizio della pandemia e coi primi casi di Covid-19, tantissime persone con restrizioni, coprifuoco, lockdown e quarantene hanno iniziato a soffrire di disturbi del sonno e di una sindrome da stress post traumatico.
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Le testate britanniche sottolineano come tutti questi disturbi siano notevolmente aumentati con la diffusione della variante Omicron, portando anche alla temutissima paralisi.
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Secondo alcuni esperti, la paralisi del sonno potrebbe essere indotta dalla positività al virus in aggiunta allo stress accumulato. “Una volta che il nostro schema del sonno viene interrotto a causa di problemi di salute o ansia, allora rimaniamo bloccati in un ciclo in cui iniziamo ad associare il letto alla veglia” le parole all’Express della dottoressa Kathryn Pinkham, consulente del NHS.
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