Vaccino obbligatorio per tutte le persone dai 50 anni in sù. L’alternativa è pagare una pesante sanzione.
Il 5 gennaio il Governo di Mario Draghi si è riunito per la terza volta nel giro di dieci giorni per mettere a punto nuove misure volte a contenere i contagi di Covid che pare abbiano preso la rincorsa. Nemmeno due dosi vaccinali sembrano fermare la variante Omicron – persino l’ex calciatore Antonio Cassano, nonostante la giovane età e le due iniezioni è finito in ospedale con il virus, io n gravi condizioni – ma l’Esecutivo prosegue per la propria strada e ha scelto la via dell’obbligo vaccinale. Per il momento, tuttavia, vaccino obbligatorio non per tutti ma solo per chi ha 50 anni o più, sia egli lavoratore o no. L’obbligo sarà valido dal giorno successivo alla pubblicazione del decreto-legge nella Gazzetta Ufficiale -molto probabilmente sabato 8 gennaio – e resterà in vigore fino al 15 giugno 2022. La vaccinazione può essere omessa o differita se ci sono specifiche condizioni cliniche che la rendano “non indicata” e che dovranno essere attestate dal medico di medicina generale e poi valutate dall’azienda sanitaria territorialmente competente. Per chi è già stato contagiato ed ha avuto il Covid è previsto il differimento della vaccinazione fino alla prima data utile per la vaccinazione stessa.
Chi cercherà di aggirare la norma dovrà essere pronto a sborsare un bel po’ di quattrini: le sanzioni previste non sono leggere infatti. A partire dal 1° febbraio 2022 sarà comminata una multa di 100 euro una tantum. La sanzione sarà irrogata dall’Agenzia delle entrate, attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali. Diversa, tuttavia, la situazione dei lavoratori over 50 che, per poter continuare ad esercitare la professione, dovranno necessariamente essere muniti di Super Green Pass. Per i lavoratori pubblici e privati e i liberi professionisti non vaccinati è prevista una sanzione da 600 a 1.500 euro. L’alternativa è la sospensione dall’incarico senza stipendio.
Ma non è finita qui. Le nuove norme del Governo Draghi prevedono che anche per recarsi in un ufficio postale piuttosto che in banca o dal parrucchiere e dall’estetista o al centro commerciale sia necessario possedere almeno il Green Pass base, quello che viene rilasciato anche solo dopo l’esito negativo di un tampone rapido. Per chi cercherà di fare il furbetto e di accedere ai servizi e alle attività senza il patentino verde, è prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro. La stessa sanzione si applicherà al soggetto tenuto a controllare il possesso del Green Pass se omette il controllo. Anche per accedere a ristoranti e bar sarà sufficiente avere il Green pass base, ma chi non lo esibirà rischierà la multa da 400 a 1000 euro. I gestori dei locali pubblici che non chiederanno ai clienti la certificazione verde dopo tre sanzioni – in tre giorni diversi – rischieranno la chiusura del locale per dieci giorni.
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