Il Movimento Cinque Stelle ha votato a favore del decreto che impone il vaccino agli over 50. Beppe Grillo si oppone.
Il 5 gennaio il Movimento Cinque Stelle ha votato a favore dell’introduzione dell‘obbligo vaccinale per i soggetti – lavoratori e non – dai 50 anni in sù. Con tanto di sanzioni per chi rifiuterà le due – o tre – iniezioni del farmaco. Meno di quarantotto ore dopo il co-fondatore del Movimento, Beppe Grillo, sul suo blog ha scritto un lungo post nel quale si oppone: “Essere soggetti a controlli del governo centrale, e ancor più a trattamenti sanitari obbligatori, evoca immagini orwelliane che pesano molto psicologicamente” – le parole del comico genovese. Al di là delle riflessioni di natura politica sull’imposizione di un trattamento sanitario, Grillo si sofferma anche sull’effettiva efficacia della strategia contro il Covid messa a punto dal Governo Draghi. In effetti l’introduzione del green Pass prima e del Super Green Pass dopo non hanno prodotto alcun miglioramento né in termini di contagi né di ricoveri in terapia intensiva né di decessi. Si potrebbe dire l’opposto: i numeri hanno continuato a crescere.
Grillo prosegue nel suo attacco contro la linea dell’Esecutivo di cui pure il suo partito fa parte, anzi di cui rappresenta la Maggioranza: “Si avvicina il secondo anniversario della pandemia ed è tempo di fare un bilancio. Ecco la mia: il bilancio delle strategie adottate da gran parte dei Paesi occidentali è deludente. In primo luogo perché quasi nessuno di essi ha adottato una strategia di contagi zero o tendenti allo zero, sopportando costi sociale ed economici molto superiori a quelli dei Paesi che la hanno adottata. In secondo luogo perché si sono limitati a puntare tutto sulle vaccinazioni, quando è ormai evidente che questa sola strategia non possa bastare”. In effetti è ormai sotto gli occhi di tutti che anche dopo due o tre dosi di vaccino ci si possa infettare e, dunque, si possano contagiare altre persone: anche i vaccinati, infatti, contagiano. Antonio Cassano – ex campione della Roma – e Maurizio Stecca – ex pugile – pur ancora abbastanza giovani ed ex atleti hanno contratto il Covid in forma grave nonostante due dosi di vaccino. Stecca è addirittura finito in terapia intensiva. Secondo il co-fondatore dei Cinque Stelle la scelta migliore sarebbe stata quella di lasciare la comunità libera di autodeterminarsi e regolarsi. A suo dire i cittadini lasciati liberi avrebbero adottato, in piena autonomia, misure ancora più restrittive di quelle adottate dal Governo centrale. Tuttavia lasciare decidere alle organizzazioni e/o alle comunità quali misure adottare è nel pieno spirito di un ordinamento liberale e democratico, per quanto queste misure possano rivelarsi stringenti.
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