Le vaccinazioni, anche dei più piccoli, procedono a passo spedito. Ma sembra non bastare: i contagi aumentano e qualcuno chiede di tornare alla didattica a distanza.
Le vaccinazioni procedono a ritmo sostenuto: quasi il 90% della popolazione sopra i 12 anni ormai ha ricevuto due dosi di vaccino, se non tre. Eppure la variante Omicron ha fatto crollare la speranza di essere fuori dal tunnel del Covid e i contagi, da mesi, non fermano la loro ascesa. Il Governo, nel giro di dieci giorni, ha emesso tre decreti con crescenti restrizioni per chi non è vaccinato. L’ultimo, che entrerà in vigore – a scaglioni – tra il 20 gennaio e il 15 febbraio, ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50 e il Green Pass anche per andare dal parrucchiere, in posta o in banca. Ma secondo alcuni sono le scuole il punto focale, i luoghi dove il Covid potrebbe diffondersi più facilmente. Il professor Massimo Galli, infettivologo presso l’ospedale Sacco di Milano, ha proposto di prolungare la vacanze natalizie per i bambini non vaccinati. Il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, propone , invece, un ritorno per tutti alla didattica a distanza: “Servirebbero 2-3 settimane di Dad per mettersi in pari con le vaccinazioni, la garanzia delle mascherine Ffp2 a tutti e fino al primo febbraio una massiccia campagna di testing per verificare se il sistema riesce a praticare i tamponi” – le parole di Giannelli. Oltre 1.500 presidi hanno aderito all’appello in quanto – a detta loro – se le scuole riaprissero il 10 gennaio, ci si troverebbe di fronte ad una situazione ingestibile.
Si parla infatti di numeri di contagi altissimi, mai visti prima e quindi – spiegano i presidi – si troverebbero in carenza di personale, non sapendo come accogliere e vigilare su bambini e ragazzi. Oltre al personale scolastico a casa con il Covid, infatti, mancheranno all’appello diversi docenti sospesi in quanto non vaccinati e non intenzionati a vaccinarsi. Solo in Lombardia, secondo le prime stime, sono almeno 4000 gli insegnanti no vax che non rientreranno in aula dopo le feste natalizie. E trovare ora supplenti è praticamente impossibile. I dirigenti scolastici concludono: “A differenza delle precedenti ondate, già prima della sospensione natalizia abbiamo assistito a un’elevata incidenza di contagi all’interno delle classi. Si tratta di una situazione epocale, mai sperimentata prima, rischiosa e a oggi già prevedibile. Non è possibile non tenerne conto”.
Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…
Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…
Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…
Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…
Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…
Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…