ll ritorno del Coronavirus fa danni anche il riavvio delle lezioni. Una regione slitta l’inizio della scuola dopo le vacanze, ecco quale
Non c’è pace per la scuola italiana. A causa del considerevole aumento della diffusione del contagio da Coronavirus, una regione slitta l’inizio della scuola dopo le vacanze natalizie. Non inizia quindi nel migliore dei modi questo nuovo anno per gli studenti, che dovranno affrontare ancora numerose difficoltà.
Preoccupa, infatti, il ritorno tra i banchi di scuola, soprattutto dopo il considerevole aumento dei contatti interpersonali durante le festività natalizie. In Abruzzo, quindi, si è deciso di intervenire rinviando il rientro in classe.
La variante Omicron sta mettendo a dura prova il lavoro fatto dalle Regioni e dal Governo per mantenere l’Italia in zona bianca. Già dal 3 gennaio molte regioni, come Lombardia, Lazio, Sicilia e Piemonte, passeranno in zona gialla.
Il tangibile e netto peggioramento della situazione epidemica nel nostro Paese non sembra arrestarsi e le istituzioni cercano di correre ai ripari. Il considerevole aumento dei contagi ha portato a numerose misure di prevenzione e ad alcune restrizioni aggiuntive per tutelare la sicurezza dei cittadini, ma pare non sia abbastanza.
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Ad essere al centro dell’interesse dei dipartimenti di prevenzione, adesso ci sono le scuole. Con le festività natalizie, infatti, gli istituti scolastici sono rimasti chiusi ma, prima dell’imminente ritorno in classe, in una regione slitta l’inizio della scuola dopo le vacanze.
Si tratta della regione Abruzzo, dove la preoccupazione per l’avvio delle attività scolastiche preoccupa non poco le istituzioni. Il presidente della regione, Marco Marsilio, ha infatti deciso di far slittare l’inizio della scuola al 10 gennaio.
Secondo l’ordinanza regionale emanata dalla giunta, è prevista la sospensione delle attività didattiche il 7 e l’8 gennaio. La regolare ripresa delle lezioni, invece, è prevista per lunedì 10 gennaio. Inoltre, è prevista l’attivazione di una campagna di screening in tutte le scuole della regione, dal 7 a l 9 gennaio. La campagna verrà attuata mediante l’utilizzo di test antigenici rapidi di ultima generazione.
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La situazione epidemiologica in Abruzzo sembra peggiorare di giorno in giorno. Solo nella giornata del 2 gennaio, infatti, sono stati registrati 4.773 positivi e 2 decessi. Ad oggi, sono più di 17mila gli attualmente positivi, mentre risultano ricoverati 178 pazienti nei reparti ordinari e 20 in terapia intensiva.
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