Casorate Primo. Durante un’omelia, il parroco critica aspramente il Governo e coloro che decidono di vaccinarsi. I fedeli hanno paura.
I parroci hanno un grande potere nei confronti dei propri fedeli. Questo poiché il pulpito dal quale dovrebbero tramandare la parola divina ai credenti li innalza da terra, rendendo tali figure dei mediatori tra il mondo umano e quello divino. Da un grande potere, però, derivano grandi responsabilità. Un parroco della provincia di Pavia, precisamente di Casorate Primo, ha usato questo suo potere in maniera quantomeno discutibile, avrebbe effettuato un vero e proprio comizio no-vax durante la messa. Alcuni fedeli hanno deciso di andarsene, quando hanno capito cosa stesse succedendo.
Un fedele ha dichiarato di aver provato fastidio, avendo sentito le parole del parroco Don Tarcisio Colombo. “Ho provato un fastidio grande perché mi sono sentito offeso. Sono stato rappresentato come uno degli ‘altri’, quelli che hanno torto, che sono dei ‘pecoroni’ che seguono le disposizioni del Governo”. Il fedele ha incalzato: “Non è possibile che il 70% degli italiani sia ostaggio dell’altro 30%. I suoi diritti si fermano dove cominciano i miei“.
Ma una fedele no-vax si è schierata dalla parte del parroco, asserendo: “Ce ne fossero di parroci così. La gente vuole sentirsi dire solo quello che gli conviene”. Questa fedele era però in minoranza rispetto alla maggior parte dei fedeli che ha testimoniato rispetto alla vicenda avvenuta. Il parroco ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione sulla messa del 31 dicembre.
Un altro fedele, avverso alla predica del parroco, ha dichiarato: “Il parroco ha sbagliato doppiamente perché stava celebrando la messa. Aveva i paramenti sacri. Si è recato all’ambone, dove di solito si legge e viene spiegata la parola di Dio”. Il fedele ha aggiunto: “In quella situazione, con quel pubblico, lui ha tirato fuori il suo comizio. Non mi sta bene. A quel punto sono uscito”.
Un’altra fedele ha espresso la sua preoccupazione legata allo stato vaccinale del parroco, in quanto rappresenta un rischio di contagio in pratiche che richiedono un contatto fisico come il sacramento della comunione. “Lui mi dà l’ostia senza guanti. Speriamo che stia bene. Mi sento preoccupata. Ieri sono andata a messa ma sono andata dall’altro parroco a fare la comunione. Ho paura“.
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