La vaccinazione già non basta più, dice Andrea Crisanti. Per evitare il disastro bisogna rendere obbligatorie le Ffp2

Il microbiologo dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, con una certa soddisfazione, commenta le ultime decisioni del Governo per contenere i contagi di Covid.

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 68.052 unità. Da ieri 140 morti. I ricoverati crescono di 577 unità mentre in terapia intensiva +32 assistiti da ieri.

Crisanti: “Dopo otto mesi mi hanno ascoltato”

Da oggi molte Regioni sono passate in fascia gialla. Il ché prevede l’obbligo d’indossare la mascherina anche all’aperto. Obbligo, tra l’altro, entrato già in vigore in tutta Italia il 26 dicembre. Il vero cambio passo avverrà lunedì 10 gennaio: a partire da allora chi non è vaccinato o guarito dal Covid non potrà più sedere nemmeno ai tavoli esterni di bar e ristoranti e, soprattutto, non potrà più salire sui mezzi di trasporto pubblici, nemmeno quelli locali come metropolitane, autobus e tram. Dal 10 gennaio, infatti, il Governo Draghi ha deciso che non sarà più sufficiente essere muniti dell’esito negativo di un tampone. Non solo: la nuova ordinanza dell’Esecutivo prevede una riduzione del periodo di validità del Super Green Pass e l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 sui mezzi di trasporto, nei cinema e nei teatri e durante lo svolgimento di eventi sportivi.

A commentare le ultime decisioni del Governo, è intervenuto Andrea Crisanti, microbiologo presso l’Università di Padova. L’esperto, con un certo compiacimento, ha dichiarato: “Sono soddisfatto, è la prima volta che le mie proposte vengono tenute in considerazione. Anche se ci sono voluti otto mesi di decisioni improvvisate e contagi in crescita esponenziale”. I contagi, infatti, hanno ricominciato a crescere in misura importante e allarmante e si stanno infettando anche molti vaccinati. Una giovane mamma, addirittura, ha contratto il Covid per tre volte in meno di un anno nonostante fosse già vaccinata con due dosi e in attesa della terza. Il vaccino – ricordiamo – nella maggior parte dei casi evita di finire in terapia intensiva o decedere ma non impedisce né di contrarre il virus né di trasmetterlo ad altri. Crisanti da mesi ribadisce l’importanza di rispettare le norme come il distanziamento sociale e, soprattutto, l‘utilizzo delle mascherine Ffp2 le quali – secondo gli esperti – hanno la capacità di bloccare il passaggio del virus fino al 98%.

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