Virginia, tre volte positiva nonostante il vaccino: “E’ colpa di chi non si vaccina, bisogna metterli in lockdown”

La rabbia di una giovane donna e mamma che, nonostante il vaccino anti Covid, si trova ad essere positiva per la terza volta. Ora chiede che chi non si vaccina venga isolato.

Getty Images/NurPhoto/Archivio

E’ raro ma può accadere: contrarre il Covid per più di una volta nell’arco di poco tempo. E’ accaduto a Virginia Coccia, giovane mamma che vive a Roma con il marito e i due figli. La donna, per la terza volta in meno di dodici mesi, è risultata positiva al virus. Nonostante sia già vaccinata con due dosi. Virginia – intervistata da Leggo – ha raccontato la sua storia. La prima volta che lei e la famiglia hanno contratto il Covid è stato lo scorso gennaio. I primi a risultare positivi sono stati il marito e la figlia maggiore, l’8 gennaio. Il giorno successivo, il tampone si è rivelato positivo anche per lei e per il figlio più piccolo. «La prima volta è stata brutta e difficile. Non abbiamo avuto sintomi molto gravi. Ma, pur senza sintomi gravi, quello che ci ha colpito duramente è stato il Long Covid. Mesi dopo la negativizzazione, infatti, ho accusato uno dei sintomi del Long Covid, cioè la nebbia mentale, per un po’ di tempo. Senza contare la spossatezza: non avevo affanno, ma mi stancavo facilmente” – ha spiegato la giovane mamma.

Nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo che il Covid è tornato a colpire e a marzo la seconda positività. Questa volta, tuttavia, essendoci già passata è stata meno dura anche perché l’organismo era più forte dagli anticorpi sviluppati la prima volta. A quel punto, Virginia e il marito, tra giugno e luglio, si sono vaccinati. A lei è stato inoculato il farmaco di Moderna, al marito quello di BioNtech/Pfizer. I due erano già pronti a ricevere la terza dose a fine gennaio ma ecco che è arrivata la notizia: Virginia, per la terza volta in meno di un anno, è di nuovo positiva al Covid. Se con la prima infezione, Virginia ha provato angoscia e timore, ora il sentimento che predomina è la rabbia: rabbia verso chi non si vaccina. Anche se non si capisce bene in che modo chi non si vaccina possa contribuire, in qualche modo, a contagiarla più di chi si vaccina: nessuno studio pubblicato, ad oggi, ha mai dimostrato che i non vaccinati contagino di più dei vaccinati. Anzi: una recente ricerca britannica condotta su oltre 600 persone e pubblicata sulla rivista The Lancet, ha dimostrato che vaccinati e non, hanno la stessa capacità di contagiare. Non solo: chi non è vaccinato, per poter lavorare, deve effettuare un tampone ogni due giorni e, se risulta positivo, deve restare a casa. Mentre una persona vaccinata, non facendo il tampone, potrebbe avere il virus senza saperlo e, dunque, diffonderlo e contagiare altri soggetti. Virginia, tuttavia, non sente ragioni e chiede che i no vax vengano isolati subito dal resto della popolazione: “Mi ritrovo per la terza volta in questa situazione, costretta all’isolamento, perché dobbiamo continuare a tutelare quel 15-20% di persone che non vogliono vaccinarsi. Non sono più d’accordo con la tutela che diamo ai non vaccinati: per loro serve il lockdown. Non si tratta più di una misura sanitaria, ma esclusivamente politica. I no vax adesso devono stare a casa, se hanno soldi da spendere per tamponarsi ogni 48 ore evidentemente possono anche restare a casa e mangiare comunque”. La reazione della donna è molto simile a quella di Maurizio Stecca, ex campione di pugilato di 58 anni. L’ex pugile, dopo due dosi di vaccino, è finito in terapia intensiva e accusava i no vax in camera con lui di rubare i posti letto agli altri.

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