Raccolta differenziata: ecco cosa cambia da gennaio 2022

Da gennaio 2022 sono previsti cambiamenti delle regole per quanto riguarda la Raccolta differenziata. Ecco a cosa bisogna prestare attenzione

raccolta.differenziata_Leggilo.org_30.12.2021

I cambiamenti climatici e il problema dell’accumulo della spazzatura in tutto il mondo diventano sempre più rilevanti all’interno del dibattito pubblico. Tanti Paesi, nel loro piccolo stanno cercando di intraprendere azioni volte al rispetto dell’ambiente.

La raccolta differenziata va proprio in questa direzione. Differenziare i rifiuti, infatti, può essere fondamentale per dare vita ad un’economia circolare basata sul riciclo. Ma da gennaio 2022 cambiano le regole del gioco, ecco a cosa bisogna prestare attenzione.

Ecco cosa cambierà per la raccolta differenziata nel 2022

Dal 1° gennaio 2022 tutti i Comuni italiani avranno l’obbligo di prevedere la raccolta differenziata della frazione umida. A stabilirlo è l’articolo 182 ter del d.lgs 152/2006 che recepisce la direttiva europea 2018/851. Secondo la norma, gli scarti organici dovranno essere necessariamente separati dagli altri rifiuti e, successivamente, raccolti in imballaggi di plastica compostabile certificati EN 13432.

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L’obiettivo è quello di dedicare i rifiuti umidi alla produzione di compost, utile per dare sostanza organica ai terreni e alle colture. Tra i rifiuti organici rientrano, oltre agli scarti di cibo, anche piatti, stoviglie, bicchieri biodegradabili e sacchetti in bioplastica.

I Comuni italiani, dunque, dovranno attivare il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti organici, tramite appositi contenitori certificati UNI EN 13432-2002. Un obbligo che, almeno in teoria, dovrebbe portare ad un sostanziale incremento della percentuale di materiale organico riciclato nel nostro Paese.

Si dovrebbe infatti registrare un concreto aumento di produzione di compost. Si tratta di materiale ottenuto dal riciclo di sostanze organiche, utile per la concimazione dei terreni. L’Italia è già in alto nella classifica europea grazie alla sua capacità del suo sistema di compostaggio.

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I rifiuti organici, se riciclati possono rappresentare un’ottima risorsa per la produzione di compost (foto: Pixabay)

Il nostro Paese, infatti, riesce a produrre circa 7 milioni tonnellate di compost all’anno. Una cifra seconda solo alla Germania. Tutto questo è possibile in quanto l’80% della popolazione è collegata con la raccolta dell’organico. L’obbligo che partirà da gennaio 2022 porterà ad estendere questa percentuale al 100%.

La raccolta differenziata rappresenta uno strumento altamente efficace per la riduzione degli sprechi. oltre ad essere il motore di una corretta economia circolare. Tuttavia, in molti Comuni italiani viene utilizzata poco, ancora meno di quanto previsto dalla legge.

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Sarà dunque interessante osservare come l’obbligo della raccolta differenziata della frazione umida sarà recepito dalle Amministrazioni e, infine, quali tecniche attueranno per far rispettare la legge.

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