Le autorità cinesi seguono il piano “zero Covid” e cercano di stroncare sul nascere i nuovi focolai
Il 2021 si chiude con una nuovo focolaio in Cina e le autorità non ci pensano due volte a correre ai ripari: a Xi’an è stato indetto un nuovo lock down da quando i casi sono arrivati a più di 40. Sembrerebbe una misura troppo drastica visto il numero esiguo di contagiati ma in realtà per il paese del sol levante un piccolo focolaio significa una grande minaccia vista la densità di popolazione e la velocità con cui il virus ormai quasi tre anni fa si è propagato per le strade della Cina. Da ieri nella città famosa in tutto il mondo per il suo centenario Eercito di Terracotta, 13 milioni di abitanti sono chiusi in casa con l’impossibilità di uscire “a meno che non ci sia un motivo importante per uscire” a quanto hanno riferito le autorità locali; il governo ha permesso ai cittadini di lasciare le loro abitazioni solo in casi di estrema necessità e anche le uscite necessarie per fare la spesa sono state regolate: un solo membro della famiglia può uscire, ma “ogni due giorni“. Nel giro di un giorno la città si è svuotata e le strade sono attualmente sorvegliate da operai con tute anti-covid che sorvegliano i centri commerciali e i dormitori universitari. Le autorità hanno disposto nei confronti della popolazione di Xi’an uno screening di massa e sin dalle prime ore del mattino i cittadini si sono recati presso stadi e palazzetti per farsi testare. La quarta ondata sembrerebbe aver colpito anche la Cina, mentre in Italia nonostante crescano i contagiati, non è stata ancora indetta nessuna norma restrittiva.
Chiusi anche i centri ricreativi all’aperto e le scuole di ogni ordine e grado oltre al mausoleo del primo imperatore Quin, sede del famosissimo museo che ospita l’Esercito di Terracotta; per quest’ultimo non è stata ancora indicata una data di riapertura. La repentina decisione del governo cinese si inserisce nell strategia “zero Covid” che ha come obiettivo quello di neutralizzare i focolai non appena si presentano per limitare la possibile diffusione del virus; al momento i numeri dei contagi si aggirano intorno alla decina al giorno, e grazie a questa strategia la Cina è riuscita fio ad ora a gestire e spegnere i piccoli focolai nel giro di poche settimane. Le autorità cinesi stanno cercando di mantenere il numero di contagi vicinissimo allo zero in vista delle Olimpiadi invernali che si terranno dal 4 al 20 febbraio nel paese e ovviamente per la grande celebrazione del Capodanno cinese che avverrà il primo febbraio e per il quale si aspettano moltissimi cittadini che tornano in Cina da tutte le parti del mondo.