Il vaccino anti Covid ha certamente dei limiti che gli stessi scienziati riconoscono ma, secondo gli esperti, il Governo deve renderlo obbligatorio al più presto.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 36.293 unità. Da ieri 146 morti e 17.595 guariti. I casi attualmente positivi salgono a 402.729, +18.585 rispetto a ieri. I ricoverati sono 8544, +162 mentre in terapia intensiva gli assistiti scendono a 1010, -2 da ieri.
“Il vaccino è un ombrello con i buchi”
Un Natale all’insegna dell’estrema prudenza e, a gennaio, vaccino obbligatorio per tutta la popolazione vaccinabile. Queste le proposte del professor Massimo Galli, primario delle Malattie Infettive presso l’ospedale Sacco di Milano. L’esperto, gia qualche settimana fa, aveva puntualizzato che non introdurre l’obbligo vaccinale era una scelta puramente politica e non scientifica ma che – a suo dire – senza questo passo non usciremo mai dalla pandemia di Covid che da due anni ha travolto e sconvolto le nostre vite. A pochi giorni dal Natale, Galli ribadisce la sua posizione: “A Natale? Bisogna stare maledettamente attenti, la variante Omicron crea seri problemi. Valutare poi obbligo vaccinale per tutti, anche per gli studenti: il vaccino è un ombrello con i buchi, ma è l’unico ombrello che abbiamo“.
I buchi sono evidenti: nonostante quasi il 90% della popolazione sopra i 12 anni abbia ricevuto due dosi se non tre, i contagi hanno ripreso a salire e non accennano ad invertire il trend. Il vaccino anti Covid, nella maggior parte dei casi, impedisce che la malattia evolva in forma grave: impedisce, cioè, di finire in terapia intensiva e morire. Fatta eccezione per persone affette da altre patologie gravi come cardiopatia, diabete e obesità per le quali – vaccino o no – il rischio di finire in rianimazione rimane alto. Il vaccino, però, non impedisce di infettarsi né di trasmettere ad altri l’infezione. Per questo è un ombrello con i buchi. Ma, al momento, è l’unico ombrello che abbiamo quantomeno per non mandare di nuovo in tilt gli ospedali e non tornare a contare centinaia di morti ogni giorno.
Nel frattempo il Governo Draghi è a lavoro per vagliare altre misure in vista delle imminenti festività natalizie. Tra le ipotesi al vaglio del Governo, la riduzione della validità del Green pass a 5/7 mesi e l‘obbligo di tampone anche ai vaccinati per i grandi eventi. Galli, su quest’ultima misura, non si trova tropo d’accordo: “Non so quanto la questione dei tamponi obbligatori anche per i vaccinati possa essere praticata ed accettata. C’è il rischio che molti comincino a chiedersi a cosa serva questo vaccino. Credo che sia più corretto ridare delle limitazioni numeriche ai non vaccinati e lasciare l’accesso a determinati luoghi e attività ai soli vaccinati“. Il punto è che un vaccinato – proprio per i “buchi” del vaccino – potrebbe essere positivo senza saperlo e, pertanto, contribuire alla diffusione del virus e all’aumento dei casi. Come accaduto in Gibilterra: 99%di popolazione vaccinata ma 500 nuovi contagi al giorno. Almeno con un tampone chiunque, vaccinato o no, può prendere coscienza del proprio stato di salute ed, nel caso di positività, mettersi in quarantena. Lo stesso Galli ammette che la variante Omicron ha tutte le caratteristiche per creare problemi anche ai vaccinati. Per questo – puntualizza l’esperto – è importante fare la terza dose.
Alcuni sindaci stanno facendo pressione sull’Esecutivo affinché l’obbligo di Green Pass venga esteso a tutti gli studenti e non solo agli universitari. Obbligo che, di fatto, si tradurrebbe in un obbligo vaccinale perché, altrimenti, i bambini e i ragazzi dovrebbero sottoporsi ad un tampone ogni due o tre giorni: una spesa insostenibile per la maggior parte delle famiglie. Galli propone una soluzione non dissimile: “La chiusura delle scuole, fisiologica durante le vacanze di Natale, aiuterà a evitare i danni. Dopodiché, o si prolunga questa chiusura se i contagi dovessero essere alti e se si mettesse male veramente è arrivato il momento di considerare senza se e senza ma un obbligo vaccinale che metta le cose a posto. La vaccinazione è un ombrello con molti buchi ma è l’unico ombrello che abbiamo. Io parlo di obbligo per tutti, studenti inclusi. Credo che possa esserci il ritorno alla Dad anche solo per un breve periodo, non è una cosa peregrina”.