L’ex Ministro dell’istruzione, la pentastellata Lucia Azzolina, torna a parlare dei banchi a rotelle ma parla anche del suo vissuto.
E’ stata uno dei ministri più biasimati e attaccati del Governo Conte. La questione dei banchi a rotelle ancora nessuno gliela ha perdonata. L’ex Ministro dell’Istruzione, la pentastellata Lucia Azzolina – in occasione della ristampa del suo libro “La Vita Insegna“, con la prefazione della senatrice a vita Liliana Segre – ha incontrato Enrico Camelio, che l’ha intervistata per Notizie.com. “Nessuno avrebbe mai scommesso che una persona che venisse da una famiglia umile potesse arrivare così lontano” – ha detto “Il libro è anche per dare un messaggio ai ragazzi che, malgrado le raccomandazioni, che esistono in Italia inutile nasconderlo, si può arrivare lontano senza aiuti. Se ce la metti tutta ce la puoi fare a trovare il lavoro che ti piace“.
L’ex Ministro ha, intanto, fatto chiarezza una volta e per tutte sulla questione spinosa di quei banchi che in alcune Regioni sono stati anche gettati via nella discarica: “I dirigenti scolastici hanno scelto quello che volevano e hanno scelto 2000.000 di banchi tradizionali e 400.000 sedute innovative. La cosa divertente rispetto a tutto ciò è che quando giro le scuole, oggi la prima cosa che mi fanno vedere i dirigenti scolastici sono i banchi, e di qualsiasi tipo siano eh, perché mi dicono, soprattutto al Sud, dove hanno cambiato il 70% di banchi, quelli che avevano prima erano rotti. I bambini spesso si facevano male ed erano usati dai nonni. Quindi finalmente lo Stato italiano ha investito sugli eredi, meno male. Era ora. Sono stati investiti nella scuola 10 miliardi di euro sotto il mio ministero”. Il velato paragone con chi l’ha sostituita, l’attuale ministro Patrizio Bianchi – scettico sui banchi a rotelle – è evidente. Del resto già qualche settimana fa, Azzolina, aveva sostenuto che Bianchi, a parte il Green Pass, per la scuola non sta facendo nulla. L’ex ministro aveva dichiarato che, probabilmente, l’attuale capo del dicastero un giro per le scuole non se lo è mai fatto.
La giovane ex ministro – classe 1982 – attraverso il suo libro vuole dunque lanciare un messaggio di speranza ai giovani. E ciò è senz’altro un messaggio positivo salvo che, dopo i lockdown legati alla pandemia decisi dai Dpcm dell’ex Premier Giuseppe Conte, moltissimi giovani il lavoro lo hanno perso finendo a dormire per la strada. E anche oggi l’obbligo vaccinale imposto a diverse categorie sta producendo un effetto spiacevole: rimpolpare le fila dei disoccupati. Nonostante Azzolina, a meno di 40 anni, si sia trovata a sedere sulla sedia che fu di Giovanni Gentile e Benedetto Croce, non è stato tutto un percorso in discesa per lei. L’ex ministro racconta che, oltre alla fake news sul suo conto o alla facile ironia di comici e avversari politici, una volta, addirittura ha temuto per la sua stessa vita: “Un giorno ci fu uno speronamento allo scorta in Sicilia, ci hanno provato a buttare fuori strada. Se ho pensato di morire? Si, ho avuto paura, ho pensato a mia sorella lì per lì, per lei sarebbe stato complicato accettare, siamo molto unite. Non ho mai pensato di mollare, ma allo stesso tempo non ho fatto salire più nessuno con me, non volevo mettere in pericolo nessuno. Sono altruista, a maggior ragione se poi si tratta delle persone alle quali voglio bene”.