“Vaccinare i figli è un atto di amore. Fatevi un regalo e a Natale vaccinatevi tutti”

Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità interviene in merito al vaccino per i bambini più piccoli e dà qualche suggerimento per le feste che ci attendono.

Getty Images/Amir Levy

Giovedì 16 dicembre partono le vaccinazioni sui bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Dopo l’open day tenutosi il 15 allo Spallanzani di Roma, si parte con le somministrazioni in base alle prenotazioni. Se nel Lazio, dopo due ore dall’apertura, le prenotazioni sfioravano già quasi quota 20mila, in Lombardia appena il 4% dei genitori ha prenotato. I dubbi e i timori sono tanti. Del resto se lo stesso professor Andrea Crisanti – microbiologo presso l’Università di Padova – si è dichiarato titubante, figuriamoci i milioni di mamme e papà che, magari, non hanno le competenze dell’esperto patavino. Chi, invece, non ha alcun dubbio sul da farsi è Franco Locatelli – presidente del Consiglio Superiore di Sanità – che esorta tutti i genitori a non avere timori: “Tutto quello che è orientato a proteggere la salute dei bambini è un atto d’amore, qualsiasi mamma e papà vuole fare il massimo per tutelarli e la vaccinazione va esattamente in questa direzione“. Locatelli ha ribadito che, al di là del rischio di contrarre il virus, è necessario pensare anche alle possibili conseguenze a lungo termine del Covid, il cosiddetto “long Covid”. L’esperto, tuttavia, si è detto contrario – almeno per il momento – all‘obbligo: “Non pensiamo all’obbligo. È una opzione che viene offerta. Il 7% dei bambini contagiati può avere sindrome post-infezione. Nell’età pediatrica -secondo le stime dell’Ecdc -ogni 10mila casi sintomatici per Covid ci sono 65 ospedalizzazioni, 6 ricoveri nelle terapie intensive e, tristemente, un caso di decesso”.

Per quanto riguarda il Natale, ormai alle porte, Locatelli invita tutti a farsi un bel regalo e vaccinarsi. La sua tavola- specifica – sarà composta solo da persone vaccinate in quanto, sottolinea, vaccinarsi significa proteggere non solo se stessi ma anche le persone a cui si vuole bene: “L’invito è di farsi un regalo con la vaccinazione, è un modo per volersi bene e tutelare i propri cari”. E, aggiunge il professore, soprattutto ora, con l’avvento della variante Omicron – che presenta ben 32 mutazioni – è determinante, a suo dire, vaccinarsi per essere maggiormente tutelati. È importante, tuttavia, ribadire che il vaccino non impedisce né di infettarsi né di contagiare: i vaccinati possono contagiare esattamente quanto i non vaccinati. Pertanto è bene non abbassare mai la guardia e, per quanto possibile, continuare a rispettare le norme anti Covid anche durante le feste. Lo stesso Locatelli consiglia a tutti di continuare a mantenere il distanziamento e indossare la mascherina al chiuso e anche all’aperto in caso di assembramenti o luoghi molto affollati. Ma Natale non è solo famiglia, è anche turismo. In Europa sta facendo discutere la decisione del Governo italiano di pretendere l’esito negativo di un tampone anche ai turisti vaccinati. Locatelli conclude esprimendo la sua piena adesione alle scelte dell’Esecutivo di Mario Draghi. Il tampone, in fondo, è l’unico modo per sapere se una persona ha o no il virus. mentre un vaccinato potrebbe essere positivo senza saperlo e, dunque, contribuire alla diffusione del Covid e all’aumento dei contagi.

 

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