Covid, il Super Green Pass al Governo non basta più: tampone anche per i vaccinati

Anche i vaccinati possono infettarsi e contagiare. Il Governo, dopo il Super Green Pass, ci ripensa.

Getty Images/Odd Andersen

L’Organizzazione Mondiale della Sanità lo ripete da quasi un anno: anche chi è vaccinato può contrarre il Covid e contagiare gli altri. Il vaccino, nella maggior parte dei casi, evita che il soggetto finisca in terapia intensiva o muoia a causa del virus ma nessun vaccino può impedire di contrarre l’infezione né di trasmetterla. Per questa ragione l’introduzione del Super Green Pass – Green Pass rafforzato rilasciato dal 6 dicembre scorso solo ai vaccinati o ai guariti – e l’obbligo vaccinale esteso a diverse categorie di lavoratori, paradossalmente, anziché far scendere i casi potrebbe contribuire all’aumento. Infatti chi è vaccinato non si sottopone al tampone e, pertanto, senza saperlo potrebbe avere il Covid e diffonderlo nei luoghi di lavoro piuttosto che in palestra, al cinema o al ristorante, tutti luoghi in cui ormai non si può più accedere con il tampone ma a cui hanno accesso solo vaccinati o guariti.

Nonostante le migliori intenzioni di esperti e politici, dal 6 dicembre ad oggi, i contagi hanno continuato a salire. Per questo il Governo corre ai ripari e sul tavolo dell’Esecutivo fanno capolino due proposte: tampone anche ai vaccinati per accedere ai grandi eventi e mascherine all’aperto dappertutto. A parlarne è stato il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore della Sanità che si è soffermato non solo su queste due proposte, ancora da valutare, ma anche sulla decisione del premier Mario Draghi di esigere da chi proviene dall’estero di sottoporsi al tampone – anche se vaccinato – e di restare in quarantena. Decisioni che potrebbero disincentivare il turismo già in ginocchio da due anni.Ma Locatelli approva la linea di Draghi e ha asserito: “La linearità del ragionamento di Draghi è assolutamente evidente. Le scelte voglio tutelare quella situazione di vantaggio che connota il nostro Paese. Le ritengo condivisibili e proporzionate al potenziale rischio. In Italia la Omicron ha una diffusione ancora limitata. Viene richiesto un tampone, non viene richiesto chissà cosa”. Ragionamento certamente lineare e logico che, tuttavia – è evidente – cozza contro la scelta di appena dieci giorni fa di rilasciare il Super Green Pass solo a chi è guarito o vaccinato.

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