Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese si è espressa in merito ai flussi di migranti in Europa, ribadendo la necessità dell’accoglienza.
Il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha espresso la sua opinione riguardo i flussi migratori in Europa, asserendo che è necessaria una rilocalizzazione dei migranti su base volontaria, ma seguendo delle “quote fisse” che siano prestabilite. La ministra ha inoltre detto che bisogna penalizzare i paesi dell’Unione Europea che non partecipano attivamente alla redistribuzione dei migranti.
Stando a quanto detto dalla ministra, due sono i principi fondamentali per quanto riguarda la gestione dei flussi migratori verso l’Europa: il primo è la redistribuzione dei migranti su base volontaria, “in quanto ci saranno sempre alcuni stati che non parteciperanno, come Slovacchia, Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca“. Il secondo principio da mettere in atto per far fronte ai flussi migratori verso l’Europa, a detta della ministra, sta nel “pensare, anche con la Commissione, a delle penalizzazioni, dando avvio a un piano di ricollocamento con i paesi che hanno già fatto parte dell’accordo di Malta, purché si decidano quote fisse dall’inizio“. La titolare del Viminale ha inoltre aggiunto che questa linea politica va di pari passo con la partnership con i paesi terzi, sempre nell’ambito dell’accoglienza di migranti.
Le linee della Lamorgese si discuteranno nel Consiglio Europeo che si terrà il 16 dicembre, all’interno del quale i capi di governo torneranno sul tema delle migrazioni. Per quanto riguarda la gestione dei flussi di migranti, il governo ha intenzione di privilegiare le partnership con i paesi terzi, in quanto “è fondamentale che arrivino risorse agli stati che sono in difficoltà“. Questo perché “è necessario operare perché non avvengano le partenze“, poiché “le frontiere del mare sono diverse da quelle di terra”. Inoltre, sempre a detta della ministra, “quando i migranti partono non possono essere fermati in mezzo al mare: vanno salvati e rilocalizzati insieme agli altri paesi“.
Tutti i nodi problematici della proposta di Patto Europeo riguardo la migrazione e l’asilo andranno sciolti con la presidenza francese del Consiglio Europeo, il quale inizierà a gennaio. La ministra Lamorgese ha dichiarato: “Il ministro dell’Interno francese ha asserito le priorità della presidenza; speriamo che il principio di solidarietà sia abbinato sempre a quello di responsabilità, come dichiarato da Gerald Darmanin – ministro dell’Interno francese, ndr”. La presidenza francese del Consiglio Europeo, che segue la presidenza slovacca, durerà fino alla fine di giugno.