Firenze. Un albergo espone un presepe ambientato tra le macerie del ponte Morandi. Le vittime rimangono senza parole.
Anche le più nobili intenzioni possono cadere nel baratro della retorica, distruggendo il messaggio positivo di speranza che si voleva mandare. In questo caso, l’artefice di questo messaggio mal calibrato è stato un albergo di Firenze, il Rivoli Boutique Hotel. La colpa di questo albergo è stata quella di esporre un presepe ambientato sotto le macerie del ponte Morandi di Genova, crollato nel 14 agosto del 2018.
Le famiglie delle vittime del crollo sono rimaste senza parole, stando alle parole della portavoce Egle Possetti. “Siamo allibiti, talvolta non è sbagliato lasciare in vita un qualcosa di tradizionale. Il presepe ha un valore positivo, rappresenta una nascita, una gioia non presente nel crollo di un ponte a causa di incuria. Si può lasciare spazio alla fantasia in tanti altri contesti“.
Infatti, un conto è attualizzare il messaggio del presepe, pratica attuata dal Rinascimento in poi; un altro è rappresentare l’immagine di una tragedia che le vittime stanno cercando di superare faticosamente, ricordando sempre coloro che sono morti nell’attraversare il ponte. Questo è il senso del Memoriale sito sotto l’impianto del ponte atto a rimpiazzare il Morandi, il ponte Genova San Giorgio, inaugurato nel 3 agosto del 2020. Tale Memoriale rappresenta la speranza in un futuro senza tragedie dovute all’avidità e all’incuria umana.
La portavoce Possetti ha inoltre dichiarato: “Per noi, ricordare passa attraverso iniziative delicate, pensieri tenere, il futuro memoriale, il lavoro della magistratura e degli inquirenti, tramite la percezione che le morti della tragedia possano spronare le istituzioni a fare molto di più, per evitare che questo accada nuovamente“. Inoltre, la portavoce ha asserito: “Della tragedia del ponte si parla ormai troppo poco”.
In seguito alle aspre critiche per l’affissione del quadro, l’hotel fiorentino ha deciso di togliere l’opera, lasciando un cartello con su scritto: “Per non dimenticare”. Chiara Caridi, la general manager dell’albergo, si dice “dispiaciuta” rispetto al disappunto delle vittime. L’idea dietro l’opera, a detta di Caridi, sta nel fatto che “quanto è successo rimanga sempre memoria, al fine di non dimenticare“. L’albergo ha dunque fatto un passo indietro, apprezzato dalle vittime del crollo del ponte Morandi. Egle Possetti ha infatti ringraziato l’hotel per aver rimosso il presepe.