Con l’avvento della nuova variante Omicron gli esperti tornano a rafforzare il loro allarme e invitano, più che mai, tutti a vaccinarsi.
Pensavamo di esserci lasciati il peggio alle spalle ma il Covid è un virus RNA, ciò comporta che, ogni tot, muti e ci riservi nuove sorprese, ovvero nuove varianti. L’ultima – che arriva giusto poco prima delle festività natalizie, come un regalo di cui avremmo fatto volentieri a meno – è la variante Omicron. Scoperta in Sud Africa, questa variante ha già fatto il suo ingresso in Europa e in Italia. E’ particolarmente preoccupante in quanto presenta ben 32 mutazioni e non è detto che i vaccini attualmente in uso siano efficaci contro di essa. Infatti le case farmaceutiche si sono già dette pronte a riformulare i vaccini. Gli esperti, in modo più o meno aperto, stanno già mettendo le mani avanti e iniziano ad esporsi informando gli italiani che, quasi certamente, la terza dose del vaccino non sarà l’ultima. Il consiglio, ora più che mai, resta uno: vaccinarsi.
Dagli studi de La7, il microbiologo patavino, il professor Andrea Crisanti si è lanciato in una previsione sul futuro che ci attende: “La variante Omicron non lascia scampo a chi non si vaccina. I non vaccinati rischiano ogni giorno, contano sulla fortuna. Sono convinto di quanto detto dal Ministro della Sanità tedesco: alla fine di uno o due anni avremo guariti, vaccinati o deceduti” – le parole dell’esperto nel corso della trasmissione Piazza Pulita. Tuttavia Crisanti non è l’unico a lanciare l’allarme. Stando agli ultimi dati dell’ISS – Istituto Superiore della Sanità – una persona non vaccinata, rispetto ad una vaccinata con due o tre dosi, rischia fino a 9 volte di più di morire a causa del Covid, 10 volte di più di finire in ospedale e, addirittura, fino a 16 volte di più di finire in terapia intensiva. Ad ottobre, invece, il report dell’ISS evidenziava un paradosso: tra gli ultraottentenni, i soggetti in terapia intensiva con il Covid, erano per la maggior parte vaccinati. Il vaccino anti Covid – come l’Organizzazione Mondiale della Sanità e i medici stessi ribadiscono da quasi un anno – non impedisce di contrarre il virus né di trasmetterlo ad altri. Vaccinati e non vaccinati hanno anche la stessa capacità di contagio, cioè possono contagiare gli altri in egual misura. Lo scopo del vaccino è quello di evitare che l’infezione diventi grave e, quindi, di evitare che una persona finisca in terapia intensiva o muoia a causa del Covid. In caso di patologie come cardiopatia, diabete e obesità, però, anche chi è vaccinato rischia fortemente di finire in rianimazione.
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