Da lunedì 6 dicembre niente bus, tram o metropolitana per chi non sarà munito di Green Pass. Controllare tutti non sarà facile ma il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese promette inflessibilità.
Da lunedì 6 dicembre entrerà in vigore il Super Green Pass. Il nuovo decreto del Governo Draghi prevede che solo i vaccinati e i soggetti guariti dal Covid possano accedere a determinate attività ricreative quali palestre, piscine, cinema teatri, bar e ristoranti. Non solo: viene esteso l’obbligo del Green Pass anche ai mezzi pubblici locali come metropolitane, autobus, tram e treni regionali. In questo caso, tuttavia, non sarà necessario essere vaccinati ma basterà l’esito negativo di un tampone molecolare o rapido eseguito nelle ultime 72 o 48 ore. Controllare che tutti coloro che salgono su un mezzo pubblico sia dotato di Pass non sarà impresa da poco, specialmente nelle grandi città dove l’affluenza è massiccia. A ciò si aggiunge che le Forze dell’Ordine – proprio dall’entrata in vigore del Green Pass sui luoghi di lavoro – sono in sotto organico.
Una situazione che potrebbe sembrare ingestibile ma non per il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che promette una linea dura e inflessibile: “I Controlli non saranno solo nei ristoranti, negli esercizi di pubblico spettacolo ma anche sui mezzi pubblici, nelle metropolitane. E’ un impegno notevole per le forze di Polizia ma c’è tutto l’intento per fare il massimo perché comprendiamo che il momento è difficile, anche in relazione alla nuova variante Omicron. Da gennaio ad oggi abbiamo controllato 28 milioni di persone circa 3,6 milioni di ristoranti, non è che fino ad ora non è stato fatto niente. E’ stato fatto tanto e ancor di più andrà fatto in questo momento”.
Il capo del Viminale sottolinea che i controlli non devono essere eseguiti solo dalle forze di Polizia perché monitorare ogni singola attività risulterebbe impossibile. Anche i gestori dei locali e i datori di lavoro devono assicurarsi il rispetto delle regole da parte sia dei dipendenti sia dei clienti: “Il nostro senso di responsabilità farà sì che anche questa ondata passerà e penso che andando avanti andrà meglio. Tocca a noi fare i controlli ma tocca anche ai gestori dei locali, delle palestre, delle piscine, dei bar. Perché noi abbiamo fatto tanti controlli ma evidentemente ne dobbiamo fare di più” – ha puntualizzato il Ministro. Uno dei timori è che più la morsa viene stretta intorno a chi rifiuta il vaccino anti Covid e più vengano esacerbati gli animi di chi, da settimane, ogni sabato scende in piazza a protestare contro l’obbligo del Green Pass per poter lavorare, seguire le lezioni in Università o portare i bambini a scuola. Si teme, insomma, che quanto accaduto a Roma – l’occuppazione della sede della CGIL – possa ripetersi. In quel frangente ci furono anche infiltrazioni di esponenti di Forza Nuova che esasperarono i toni. Su questo punto Lamorgese non transige: queste minoranze non devono impedire agli altri di fare shopping in vista del Natale. Il Ministro ha spiegato “Bisogna tenere conto di coloro che vogliono fare le manifestazioni ma ci devono essere delle regole, non devono ledere i diritti degli altri cittadini, alla mobilità degli altri, di chi ha un negozio, dei cittadini che vogliono andare a fare una spesa in occasione delle feste di Natale. In queste manifestazioni ci sono persone radicalizzate che cercano di fare proselitismo, inserendosi nel circuito dei no vax”.
Tuttavia si aggiunge un altro problema di cui tener conto: gli sbarchi dei migranti provenienti proprio dall’Africa, il Continente in cui è emersa la variante Omicron che sta mettendo in allerta tanto i medici quanto i politici. Una variante che potrebbe non rispondere ai vaccini. Soltanto un giorno fa sulle nostre coste sono sbarcati altri 240 migranti che sono stati distribuiti, per il momento, in Calabria tra Crotone e Roccella Jonica. In Africa le vaccinazioni sono molto indietro. Come gestire questa situazione? Il Ministro assicura che i migranti non costituiscono assolutamente un problema: “Abbiamo visto quali sono i Paesi chiusi ai voli, non mi sembra che ci siano Paesi presenti nella lista dei Paesi da cui provengono i migranti, tra l’altro quando giungono nel nostro Paese noi li vacciniamo” – ha concluso.
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