Se pensavamo che il peggio fosse alle nostre spalle, sbagliavamo di grosso: con la nuova variante Delta plus l’incubo potrebbe ricominciare.
Abbiamo vissuto mesi da incubo con centinaia di nuovi contagi e di nuovi morti ogni giorno. Abbiamo visto sfilare carri armati portare cadaveri fuori dalle città perché nei cimiteri si erano esauriti i posti. Con l’arrivo del vaccino anti Covid, pensavamo che il peggio, ormai fosse alle spalle. Ma potrebbe non essere così. La nuova variante indiana del Covid-19, la Ay.4.2, conosciuta da tutti con il nome di variante Delta plus, comincia a far paura anche in Italia. Questa mutazione del virus risulta essere cinquanta volte più forte rispetto al virus originario, soprattutto per la sua capacità di propagarsi in maniera aggressiva e veloce. A lanciare l’allarme è stato Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia: “In futuro la variante Delta plus potrebbe diventare dominante. Tra chi non ha ancora fatto il vaccino e chi non vuole farlo, potrebbe diventare un problema gestire la situazione” – ha dichiarato l’esperto.
La Delta plus sta già dando prova della sua pericolosità in altri Paesi d’Europa, in particolare in Inghilterra. A quanto pare – dai primi studi ancora da validare – sembrerebbe che la variante Delta plus abbia subito delle variazioni significative che potrebbero rendere il virus molto più aggressivo. Intanto, in Italia la quarta ondata di Covid è solo all’inizio e, per evitare di rivivere quanto già vissuto con sirene di ambulanze a tutte le ore e ospedali al collasso, il Governo – di concerto con i medici – spingono per la terza dose. Il problema, però, è che nessun esperto è in grado di dire con massima precisione quanto dura la protezione del vaccino anti Covid. Arnaldo ha spiegato: “Per l’influenza ci abbiamo messo dieci anni per avere dati a riguardo. Adesso è troppo presto. La validità del Green Pass e dodici mesi è una decisione politica anche perché ognuno di noi ha una risposta diversa al vaccino”. Pertanto non è assolutamente detto che la terza dose sia l’ultima. Infatti l’Agenzia europea del Farmaco – Ema – ha già iniziato a parlare di una quarta dose.