Vaccino, mascherine, distanziamento: nulla eliminerà del tutto il Covid. Secondo alcuni esperti non scenderemo mai al di sotto di un certo numero di casi. E i non vaccinati dovranno essere soggetti a restrizioni particolari.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid sono saliti di 10.638 unità. Da ieri 69 morti e 5148 guariti. I casi attualmente positivi salgono a 132.513, +5428 rispetto a ieri. Aumentano ancora i ricoverati: 4088, +28 mente in terapia intensiva 503 assistiti, +17 da ieri.
“Ci assesteremo a 20mila casi al giorno”
Nonostante quasi il 90% della popolazione sopra i 12 anni sia già vaccinata con entrambe le dosi, i contagi – da qualche settimana – hanno ricominciato a salire. E anche i ricoveri. I medici e i politici continuano a ribadire l’importanza di vaccinarsi avvalendosi anche di diversi stratagemmi come i premi per chi partecipa ai vax day. Tuttavia c’è chi sostiene che nulla – vaccino, mascherina, distanziamento sociale – ci farà mai arrivare alla tanto agognata quota zero del Covid. Non ci sarà mai più un giorno con zero casi. A spiegarlo è stato il professor Andrea Crisanti, microbiologo presso l’Università di Padova: “L’Italia si assesterà sui 20mila contagi al giorno” – ha detto l’esperto. Crisanti ha fatto il parallelismo con la situazione della Gran Bretagna. Nel Paese di Boris Johnson è vaccinato il 75% della popolazione e non vi è da mesi restrizione di alcun tipo. Il microbiologo ha proseguito: “C’è un equilibrio tra la capacità del virus di trasmettersi e quella del vaccino di bloccarlo. In Gran Bretagna l’equilibrio è fissato a circa 40mila casi e 160 decessi al giorno. Credo che in Italia raggiungeremo un equilibrio ad un livello più basso, intorno ai 20mila contagi al giorno affidandoci al vaccino, al distanziamento, all’uso delle mascherine: questo sarebbe già un successo”. Insomma possiamo fare qualunque cosa ma con il Covid dovremo abituarci a conviverci.
Il medico si sofferma anche su un’altra questione che sta facendo discutere in questi giorni: il lockdown per chi non è vaccinato e non intende farlo. Diversi governatori regionali – il giuliano Fedriga e il ligure Toti in primis – chiedono al Governo di seguire il modello Austria e rinchiudere in casa chi rifiuta il vaccino in modo da non vedere le loro Regioni ripiombare in zona gialla. Crisanti su questo punto è chiaro: no al lockdown selettivo. Il microbiologo patavino si trova ad essere d’accordo con la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. ma non per questioni di ordine politico o etico: per ragioni squisitamente scientifiche. A detta di Crisanti – intervistato nel corso della trasmissione Otto e Mezzo su La7 – semplicemente mettere i non vaccinati in lockdown sarebbe meno efficace di altre misure al fine di diminuire i contagi: “Mi sorprendo nel trovarmi d’accordo con Giorgia Meloni. E’ molto più sicuro obbligare le persone non vaccinate ad indossare la mascherina Ffp2 quando escono. La mascherina Ffp2 protegge al 98%, sarebbe una misura più accettabile e meno divisiva“.