Matias, va via da scuola insieme allo zio. E a casa lo attendeva il padre, per ucciderlo

Prelevato dalla scuola materna e ucciso brutalmente. La piccola vittima si chiamava Matias.

Fin dove può arrivare la follia di un uomo violento? Domande che sorgono spontanee dopo la tragedia di Vetralla – Roma – in cui il piccolo Matias è stato ucciso dal padre con una coltellata alla gola, solo per la colpa di essere nato all’interno di un matrimonio non riuscito. Il padre di Matias, Mirko Tonkov , 44enne polacco, manovale di professione, era stato costretto ad allontanarsi dalla casa in cui viveva con la moglie Mariola Rapaj – 35enne di origini albanesi – dopo l’ennesima aggressione ai danni di lei e del figlio. L’uomo era violento e spesso ubriaco, e le sue continue aggressioni avevano portato la moglie a denunciarlo alle Forze dell’Ordine, e il gip di Viterbo gli aveva quindi notificato il divieto assoluto di incontrare moglie e figli. Ma divieti e ordini restrittivi evidentemente non bastano in alcuni casi.

Il 16 novembre il bambino è stato prelevato dalla scuola materna dallo zio materno. Una volta arrivato a casa c’era il padre ad attenderlo, quello stesso uomo che non vedeva da metà settembre a causa delle sue violenze. Due ore dopo, intorno alle 15:30, la madre è tornata nella sua abitazione in via Luzi per scopre l’orrore: Matias riverso sul pavimento con un taglio lungo la gola, e Mirko nella stanza accanto. L’uomo era ricoverato in un ospedale Covid a Roma nei giorni precedenti, dimesso ieri intorno alle ore 12:30 si era presentato fuori dalla scuola materna del figlio e a quanto raccontano alcuni testimoni girava in stato confusionale vicino al cancello dell’istituto comprensivo di piazza Marconi. Al momento Mirko è ricoverato presso l’ospedale Belcolle di Viterbo in quanto avrebbe ingerito delle sostanze non ancora identificate dopo aver ucciso il figlio. Probabilmente il suo scopo era quello di togliersi la vita come fece il 39enne Alexandro Riccio che si è ucciso dopo aver prima ammazzato moglie e figlio di 5 anni. Anche la mamma di Matias è stata ricoverata in ospedale per il trauma subito alla vista del figlio. Il sindaco Sandro Aquilani ha scelto di rendere omaggio a Matias dichiarando lutto cittadino; anche la scuola materna che frequentava il piccolo si sta operando affinché i bimbi suoi compagni di classe riescano a superare il lutto istituendo uno sportello psicologico solo per loro. Il dirigente scolastico Roberto Santoni ha dichiarato: ” Era un bambino tranquillo, sereno fino all’ultimo, è stato con noi fino all’1.25 prima di andare via con il suo zainetto, non ci saremo mai aspettati una simile ingiusta tragedia; la sua maestra Emilia è sconvolta, come tutti noi”.

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