Il rapper milanese Ghali smentisce di aver fatto pace con il leader della Lega Matteo Salvini. Sarebbe tutta una montatura mediatica ma la sua opinione sul capo del Carroccio resta immutata.
Non c’è feeling tra la Lega e il rap, a quanto pare. Matteo Salvini non risulta simpatico ai rapper. Dopo Fedez che non ha perso tempo a puntare il dito contro Salvini dopo lo scandalo che ha travolto il suo ex spin doctor, Luca Morisi, ora è guerra aperta anche con un altro famoso rapper milanese: . I due avevano avuto uno scontro verbale mentre si trovavano allo stadio di San Siro per assistere al derby Milan – Inter. In questi giorni però si era parlato di un chiarimento e si pensava che il cantante e l’ex Ministro dell’Interno si fossero riappacificati. Il cantante, tuttavia, è intervenuto per smentire di aver chiesto scusa a Salvini. In un lungo post pubblicato su Instagram, Ghali ha chiarito che la pace tra lui e Matteo Salvini, sarebbe solo una “bugia mediatica“. Ecco le parole dell’artista: “Sono andato allo stadio per tifare la mia squadra del cuore, lo stesso cuore che mi ha portato ad agire d’impulso. Non ho assolutamente fatto pace con Salvini e non mi sono mai pentito delle parole che gli ho detto durante il derby. Io sono per la pace, ma pace non si può fare con chi ogni giorno fa guerra ai più deboli portando avanti politiche razziste e di odio, con chi fa soffrire e morire la mia gente…Ora dice che mi offrirebbe un caffè, ma allo stadio ha cercato di farmi cacciare dal mio posto invano.”
Ma Ghali ha autografato una t-shirt per il numero uno del Carroccio. perché prendersi tanta premura se poi disprezza le sue idee e le politiche messe in atto? Il giovane rapper puntualizza che si è speso solo perché sapeva che quella magliettina con apposta la sua firma era destinata al primogenito di Salvini, un adolescente che ama la sua musica: “Ho firmato quella t-shirt solo perché sapevo che sarebbe finita a suo figlio, essendo mio fan, nella speranza che un giorno, crescendo, potrà farsi delle domande e avrà voglia di vivere in un’Italia diversa da quella voluta da suo padre. In fondo anche io ho preso delle scelte diverse da mio papà, so che può succedere”.