“Non più di 8 a tavola a Natale, mascherine all’aperto e Lockdown per chi non si vaccina”

Medici e politici iniziano a mettere le mani avanti in vista dei pranzi e cenoni delle festività natalizie.

Getty Immages/Marco Di Lauro

 

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid sono saliti di 10.172 unità. Da ieri 72 morti e 6406 guariti. I casi attualmente positivi salgono a 127.085, +3689 rispetto a ieri. Aumentano anche i ricoveri: 4060, +90 mentre in terapia intensiva 486 assistiti, +5 da ieri.

Come sarà questo Natale?

Poco più di un mese a Natale. Come passeremo queste feste? Potremo riabbracciare i nostri cari o sarà ancora un Natale all’insegna di restrizioni e distanziamento? Secondo il virologo del San Raffaele di Milano, Fabrizio Pregliasco, il pranzo o il cenone meglio farlo via Skype. Meno rigido e più ottimista il virologo Francesco Menichetti, primario di Malattie infettive all’ospedale di Pisa. L’esperto concede di radunarsi purché in numero limitato. No a tavolate di venti persone per capirci: “Limitarsi a 6-8 persone ai pranzi di Natale, stare attenti con i bambini e con gli anziani, usare la mascherina”. Dunque, nonostante il vaccino anti Covid, dobbiamo dimenticarci di festeggiare come nell’epoca pre Coronavirus. Menichetti ribadisce che il vaccino, pur essendo importante, non tutela dall’infezione e dopo un certo numero di mesi la protezione in ogni caso diminuisce: “Abbiamo il problema del calo delle immunità tra i vaccinati più avanti con gli anni, abbiamo una grande circolazione di virus tra i bimbi e poi – ricorda il medico – ci sono ancora 7 milioni di non vaccinati. Il vaccino serve e lo sta dimostrando, a svuotare i cimiteri e gli ospedali. Ma è sempre meglio non infettarsi“.

Chi, invece, non ci sta a subire ulteriori limitazioni anche questo Natale è il direttore delle Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, il professor Matteo Bassetti. Per Bassetti Natale non si tocca. Il medico si è espresso chiaramente: “Nessuno osi minimamente mettere limitazioni per le feste. Sarà un Natale come quelli pre-Covid, ma non possiamo pensare lontanamente che non sarà un Natale sereno perché qualcuno ha deciso di non vaccinarsi. Il Governo e le istituzioni devono trovare una soluzione perché in qualche modo il Natale va tutelato e se ci sarà un ulteriore incremento dei casi tra i non vaccinati, eventuali limitazioni, come il lockdown, dovranno essere solo per i non vaccinati“. In pratica Bassetti propone un modello stile Austria, dove il lockdown vale solo per chi rifiuta il vaccino. Costoro potranno uscire di casa solo per recarsi a lavoro, per effettuare visite mediche o per fare la spesa. E se verranno trovati per strada per altri motivi saranno sanzionati con una multa di 1450 euro.

Le misure del Governo per salvare il Natale

E il Governo è già a lavoro per salvare il Natale. Tra le ipotesi sul tavolo c’è quella di ridurre la durata del Green pass da 12 a 9 mesi – o forse 6 – e rilasciarlo solo a chi è guarito dal virus o si è vaccinato niente più tamponi dunque. Anche se, paradossalmente, i tamponi solo l’unico strumento per sapere se una persona in quel preciso momento ha o no il virus. Il ministro della Salute Roberto Speranza frena sui viaggi, specialmente se internazionali, e ricorda che eventuali limitazioni dipenderanno dai nostri comportamenti e dalla campagna di vaccinazione. Mentre il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha stretto la morsa sui cortei degli oppositori al patentino verde imponendo il divieto della circolazione in pieno centro e ha richiesto percorsi alternativi concordati con le Questure. Anche i sindaci delle grandi e delle piccole città prendono provvedimenti per limitare movida e assembramenti avvalendosi di contapersone e sbarramenti.

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha introdotto accessi più limitati alle zone di maggior richiamo della città mentre ad Aprilia si valuta di tornare all’uso della mascherina anche all’aperto e si indaga sull’attività di medici di famiglia contrari al vaccino. Lo stesso sta facendo l’Ordine dei medici di Rimini con sanitari no vax denunciati dagli stessi pazienti. A Trento, Bolzano, e Rovereto, dove la tradizione dei Mercatini di Natale è forte, è stato introdotto il Green pass con braccialetto ogni giorno di colore diverso e bancarelle in numero ridotto: ogni visitatore, dopo aver mostrato la certificazione sanitaria, riceve al check point un nastrino da legare al polso, una sorta di lasciapassare. Mascherina obbligatoria invece a Verona per le piazze dei Mercatini. Il sindaco Federico Sboarina ha firmato l’ordinanza che ne prevede l’utilizzo per tutti, cittadini e turisti. A piazza dei Signori, Cortile del Tribunale, Cortile Mercato Vecchio, ponte Pietra e ponte Castelvecchio, dunque, non entrano i no-mask. A Trieste, dalle ore scorse sono state vietate alle manifestazioni. Fino alla fine del mese è in vigore una ordinanza del sindaco Roberto Di Piazza che impone mascherina e distanziamento a chi manifesta, che è anche tenuto a garantire, tramite steward, il servizio di controllo degli obblighi . Anche Gorizia si è mossa sulla stessa linea.

 

Gestione cookie