In arrivo un vaccino rivoluzionario, dicono gli esperti. Inizia la sperimentazione sull’uomo

Un nuovo farmaco rivoluzionario prodotto da un’azienda svedese. Per la prima volta la sperimentazione verrà effettuata sugli esseri umani.

Getty Immages/Guillermo Legaria

Si preannuncia come rivoluzionario il vaccino sviluppato dai ricercatori dell’azienda biofarmaceutica svedese Alzinova AB. Il farmaco è ormai entrato nella fase di sperimentazione clinica sull’uomo: il primo paziente sul quale verrà testato è stato arruolato in Finlandia. Il siero – denominato ALZ-101 – è in grado di fare ciò che, fino ad oggi, nessun altro era riuscito: stimolare la produzione di anticorpi contro le formazioni neurotossiche di proteine, gli oligomeri di beta-amiloide responsabili della malattia. E’ la prima volta che un farmaco con questa specifica formulazione viene testato su un essere umano. La sperimentazione è finalizzata a valutare la tollerabilità e la sicurezza del vaccino e studierà la risposta immunologia dopo la somministrazione, nonché una serie di biomarcatori associati alla patologia. Lo studio dell’azienda svedese includerà 26 pazienti: una parte riceverà quattro dosi del vaccino ALZ-101; ai restanti verranno, invece, inoculate quattro dosi di placebo.

La sperimentazione prevede 20 settimane di trattamento con due diversi dosaggi e verrà condotta interamente in Finlandia dal Clinical Research Services Turku. I dati preliminari dello studio sono attesi nella seconda metà del 2023. Kristina Torfgård, CEO dell’azienda farmaceutica Alzinova AB ha dichiarato: “È molto soddisfacente che ALZ-101 sia entrato nella fase di test clinici in un’area con un’esigenza medica così enormemente insoddisfatta. Non vediamo l’ora di continuare lo sviluppo di questo potenziale trattamento modificante la malattia con l’obiettivo a lungo termine di trattare e prevenire l’insorgenza e la progressione di questa malattia devastante”.

La malattia devastante di cui stiamo parlando non è il Covid ma l’Alzheimer. Il morbo di Alzheimer è una patologia neurodegenerativa per cui c’è un disperato bisogno di trattamenti efficaci. La malattia colpisce la memoria, il pensiero e il comportamento ed è legata alla formazione di oligomeri del peptide beta-amiloide. Nella maggior parte dei casi l’esordio della malattia avviene dopo i 65 anni, rappresentando il 60-80% de casi di demenza senile. Diverse case farmaceutiche si stanno rincorrendo per trovare un vaccino in grado di prevenire la sua comparsa. Un gruppo di scienziati inglesi e tedeschi è al lavoro su un vaccino che possa non solo anticipare la malattia ma anche ripristinare la memoria nei pazienti già affetti dall’Alzheimer. Il farmaco anglo-tedesco – se e quando vedrà la luce – dovrebbe costare molto poco: circa 18 euro. Sarebbe una rivoluzione mai vista prima in grado di cambiare la vita di milioni di persone. Tuttavia, per il momento, questo vaccino – a differenza di quello svedese – è stato sperimentato solo sui topi.

 

 

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