Adelina Sejdini, di origine albanese, si è buttata da Ponte Garibaldi per aver ricevuto un foglio di via dalla città di Roma.
Nella giornata di sabato 6 novembre, Adelina Sejdini si è tolta la vita buttandosi da Ponte Garibaldi a Roma. Il giorno precedente, la donna di origine albanese aveva ricevuto un foglio di via dalla città di Roma. Tornata di nuovo al Viminale con l’intenzione di protestare al fine di ottenere la cittadinanza italiana, la polizia ha bloccato Adelina, dicendole di tornare subito a Pavia. Adelina è però rimasta a Roma, e qualche ora dopo il fatto si è gettata da Ponte Garibaldi. L’unica richiesta di Adelina era la cittadinanza italiana. La donna viveva in Italia dal 1996 e la sua collaborazione con la giustizia aveva portato all’arresto di oltre quaranta membri della mafia albanese che l’aveva obbligata a prostituirsi per le strade italiane.
La richiesta di Adelina si è persa tra le migliaia di richieste di cittadinanza che vengono ricevute ogni giorno, ma il suo impegno nei confronti della giustizia meritava una fine diversa. Le istituzioni avevano assegnato ad Adelina la cittadinanza albanese, che però lei rifiutava. Questo è dovuto al fatto che il suo paese natale, a detta delle amiche di Adelina, l’aveva distrutta. Oltre al fatto che, in questo modo, non poteva chiedere né un alloggio popolare né la 104, in quanto Adelina era malata di cancro e invalida al 100%.
Adelina aveva annunciato il tragico epilogo che si è materializzato all’interno di un video dove dichiarava la sua intenzione di uccidersi. La donna che le autorità non l’avevano aiutata, e perciò stava “cercando un posto per farla finita”. Le sue ultime parole sono state “questa notte mi troverete dentro una tomba”. Successivamente, Adelina ha fatto un appello alle persone che hanno tenuto a lei e che hanno saputo della sua storia, chiedendo loro di “diventare la sua voce”, per evitare che altre donne come lei possano fare la sua stessa fine. Prima di questo tragico epilogo, nella giornata di giovedì 28 ottobre 2021, Adelina si era data fuoco in segno di protesta. Questo gesto disperato non ha però portato a miglioramenti della sua situazione burocratica, e da ciò Adelina ha deciso di togliersi la vita.
Un’amica di Adelina ha riferito ai media che la donna voleva semplicemente la cittadinanza, e per ottenerla ha lottato come un lupo. Il suo coraggio, che ha portato all’arresto dei suoi aguzzini, non le è servito per garantirsi la cittadinanza.