Alessandro Zan, il fondatore del Ddl Zan, si scaglia contro un post della deputata della Lega Silvia Sardone, colpevole di stigmatizzarlo e discriminarlo.
Dopo l’affossamento in Senato del Ddl Zan, non finiscono i problemi per il fondatore del Disegno di legge, Alessandro Zan. Il politico, infatti, si è sentito discriminato in quanto omosessuale a causa di un post pubblicato dall’eurodeputato della Lega Silvia Sardone. Il post recita “Punita l’arroganza di Letta. Ddl Zan affossato”, mentre contiene l’immagine di Enrico Letta con il pugno alzato, con il fine di schernirlo, nonché un ritaglio di un’immagine di Alessandro Zan, contornato da un alone viola.
Alessandro Zan si scaglia contro quest’immagine a causa dell’alone viola che lo circonda, che, a suo dire, ricorda l’alone delle pubblicità anni ’80 “che fomentavano lo stigma delle persone sieropositive come ‘malati’“. Aggiunge, inoltre, di voler procedere per vie legali contro l’eurodeputata Sardone, la quale era finita al centro di un’inchiesta di Fanpage a causa dei suoi legami con ambienti neofascisti. Zan attacca Sardone a causa dell’immagine che, secondo il suo punto di vista, “crea una discriminazione infondata e odiosa, che tuttora esiste”. Il deputato, inoltre, asserisce che questo tipo di comportamento è la stessa attitudine mostrata dalla Lega al Senato successivamente all’affossamento del suo Disegno di legge.
Riguardo al Disegno di legge concepito da Zan, dopo l’affossamento in Senato, l’iter dovrà ripartire da zero. Il voto segreto, con 154 voti favorevoli allo stop e 131 voti contrari, ha sancito la fine dell’iter legislativo per questo Disegno di legge. La legge italiana prevede che, seppur non si possa ripresentare lo stesso testo, si può presentare un testo sullo stesso argomento sei mesi dopo rispetto all’affossamento del testo precedente. Da ciò, una nuova legge contro l’omotransfobia e contro le discriminazioni nella società potrà essere presentata a partire dal 27 aprile 2022. Tale proposta andrà dunque calendarizzata alla Camera dei deputati o al Senato al fine di seguire il percorso per l’approvazione della legge.