L’ingegnere, nella sua intervista a Otto e Mezzo su La7, esprime i suoi punti di vista rispetto allo scacchiere politico italiano, nominando Draghi, Letta, Renzi e Berlusconi.
L’ingegner Carlo De Benedetti, intervistato da Lilli Gruber durante la trasmissione Otto e Mezzo su La7, prende posizione rispetto ai grandi volti della politica italiana, esprimendo opinioni forti su molti dei politici di spicco dello stivale. La prima stoccata è diretta a Silvio Berlusconi. Infatti, De Benedetti asserisce che, qualora il Parlamento “impazzisse”, decidendo di eleggere Berlusconi al Quirinale, lui renderebbe il suo passaporto al Ministero degli Interni. Inoltre, De Benedetti definisce la possibilità di vedere Berlusconi al Quirinale come “una cosa indegna”.
Per quanto riguarda l’attuale Presidente del Consiglio, Mario Draghi, De Benedetti spende parole di elogio. L’ingegnere spiega che il merito di Draghi consiste nella sua competenza, contrapposta alla “cretineria” dei politici precedenti. L’ingegnere definisce il Presidente come una persona preparatissima, competente, democratica e gentile. Inoltre, de Benedetti elogia la pazienza di Draghi, confidando che, al suo posto, avrebbe perso la pazienza “venti volte”. L’ingegnere definisce inoltre “ottime” le scelte di Draghi rispetto al personale che lo circonda.
Rispetto all’attuale segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, De Benedetti non si sbilancia troppo, asserendo che l’ex Presidente del Consiglio sia “una persona per bene”, pur sottolineando il fatto che gli manca la “caratura del leader”. Per quanto riguarda il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, de Benedetti lo definisce come una persona “non seria”. Come motivo di questa affermazione, l’ingegnere afferma che, se si svolge l’incarico di senatore, bisogna svolgere tale incarico anziché “occuparsi di società russe” o “andare in Arabia Saudita”.
Per quanto riguarda le parole di Giancarlo Giorgetti, ministro dello sviluppo economico del Governo Draghi, che aveva proposto l’attuale presidente del Consiglio al Quirinale, De Benedetti vede questa proposta come un tentativo di “autocandidatura” per svolgere il ruolo di Presidente del Consiglio. Invece, riguardo la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, De Benedetti asserisce che non potrà diventare premier, in quanto “l’Europa non ce lo lascerà mai fare”.
La soluzione per quanto riguarda il ruolo di Presidente della Repubblica, secondo l’ingegner De Benedetti, sta nel mantenere lo stato attuale delle cose. De Benedetti dichiara di credere fortemente in Draghi e Mattarella, e pertanto di lasciarli lavorare in pace. Secondo De Benedetti, inoltre, Draghi non dovrebbe andare al Quirinale, ma considerato lo stato di emergenza nel quale versa la repubblica italiana, prendendo coscienza di avere “due fuoriclasse” come Mattarella e Draghi, l’ingegnere si chiede “perché non approfittarne?”