Il Movimento Cinque Stelle, forse timoroso di nuove e imminenti elezioni, cerca di blindare Mario Draghi nel ruolo di Presidente del Consiglio mettendo un veto sull’ascesa al Quirinale.
La caduta precipitosa avvenuta negli ultimi tre anni e confermata dalle ultime elezioni amministrative, non può non preoccupare il Movimento Cinque Stelle. Il partito fondato da Beppe Grillo è passato da essere il primo, in ordine di preferenze elettorali, nel 2018 a scomparire da tutti i comuni dello Stivale nel 2021. L’alleanza prima con la Lega e poi con il Partito Democratico – definito fino a poco prima “il partito di Bibbiano” – la firma apposta sui decreti sicurezza, la resa incondizionata sul Green Pass obbligatorio nei luoghi di lavoro: tutti step che, a poco a poco, hanno allontanato i pentastellati dal cuore dei propri elettori. Nemmeno rilanciare con forza il solito cavallo di battaglia del Reddito di Cittadinanza sembra ormai funzionare. E ora il Movimento teme elezioni anticipate che potrebbero significare una Caporetto. Il rischio, tuttavia, è concreto: se Mario Draghi preferirà il Colle a Palazzo Chigi, gli italiani saranno nuovamente chiamati ad esprimersi alle urne.
Ecco allora che spuntano le prime voci di dissenso: Draghi, nell’ottica di alcuni esponenti grillini, deve restare al suo posto che, almeno in questo momento, non è al Quirinale. Dopo mesi di silenzio è tornato a dire la sua Danilo Toninelli, ex Ministro dei Trasporti durante il primo Governo di Giuseppe Conte, divenuto celebre anche per aver dichiarato di non riconoscere la propria firma sul divieto di sbarco durante il processo contro Salvini sul caso Gregoretti. L’ex Ministro ha messo un chiaro veto all’ascesa di Draghi alla presidenza della Repubblica: “Il Presidente del Consiglio deve andare avanti e fare meglio. Il Pnrr è indietro e mi occuperei di questo“. Tuttavia nemmeno il laeder di Forza Italia Silvio Berlusconi – proposto dal Centrodestra – è una scelta accettabile secondo il grillino. L’ex numero uno dei Trasporti ha precisato: “Difficile trovare un nuovo Rodotà per il Quirinale? Non sarà facile trovarne un altro. Ma noi dobbiamo evitare che escano personaggi come Berlusconi che è un oltraggio al Paese, un nome vomitevole e impresentabile“.